Cuneo salino, lotta contro il tempo. Appello di Confagricoltura al sindaco: si nomini un commissario e si parta subito con i lavori

Conto alla rovescia per l’avvio dei lavori di sbarramento per fermare la risalita del cuneo salino nell’area di Chioggia. Dopo anni di attesa per gli infiniti passaggi burocratici, adesso manca soltanto la firma del contratto da parte dell’impresa vincitrice, ma a mettersi di traverso è l’aumento vertiginoso dei costi delle materie prime che mette in difficoltà chi deve costruire l’opera con un finanziamento previsto che risulta al di sotto degli oneri effettivi.

A LUGLIO PREVISTA ANCHE LA SCADENZA DELLA VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE, PARTIRE SUBITO CON I LAVORI PER FERMARE L’EMERGENZA
“Riteniamo sia prioritaria la conferma della copertura finanziaria per l’avvio dei lavori – sottolinea Nazzareno Augusti, segretario di Confagricoltura Venezia nell’area di Chioggia. - Si tratta di un’opera di sbarramento urgente e assolutamente necessaria, ancor più strategica in un periodo di grave siccità come questo. Ormai è tutto pronto: il provveditorato per le opere pubbliche del ministero delle infrastrutture (ex magistrato alle acque) ha già provveduto a dare avvio agli espropri dei terreni confinanti con gli argini coinvolti dall'opera e siamo arrivati finalmente alla conclusione della procedura di appalto. Ma se non si firma il contratto per d’appalto, si rischia di tornare daccapo, perché la valutazione di impatto ambientale scade a luglio.

IL FRUMENTO SI STA SECCANDO, FACCIAMO APPELLO AL SINDACO PER LA NOMINA DI UN COMMISSARIO
Confagricoltura spera che al più presto si possa arrivare alla firma del contratto d’appalto e al rinnovo anche della valutazione di impatto ambientale per partire con l'esecuzione dei lavori. Nel frattempo però la risalita del cuneo all’interno del territorio penetra fino a una decina di chilometri e, lungo le aste dei fiumi, si riscontrano valori di salinità vicini ai valori dell'acqua marina.
“Il fenomeno è fortemente accentuato dal perdurare della siccità che amplifica il fenomeno della salinità dei suoli – riprende Nazzareno Augusti. - Il frumento si sta seccando a causa della mancanza d'acqua: le spighe non sono state adeguatamente nutrite. Facciamo appello al sindaco perché si attivi per lo sblocco dell'esecuzione di questa opera, chiedendo eventualmente la nomina di un commissario”.

SENZA LO SBARRAMENTO, SI RISCHIA DI UCCIDERE L’AGRICOLTURA DI CHIOGGIA INCIDENDO SULLA DISPONIBILITA’ ALIMENTARE
Già durante la scorsa primavera le semine dei cereali erano avvenute su deserti di polvere, vista la mancanza di piogge consistenti per tutto l’inverno ed era già quasi impossibile irrigare i campi.
“La scarsità di piogge anche a primavera sta portando ad una situazione di non ritorno con una risalita dell’acqua marina tale da rischiare di rendere completamente inservibili i canali irrigui, già a secco, uccidendo l’agricoltura dell’intera area di Chioggia e dell’entroterra Cavarzerano e del Piovese – precisa Augusti. - Sia chiaro che danneggiare le colture significa incidere sulla disponibilità alimentare delle nostre comunità”.

IL PRESIDENTE PASTI: “OTTIMIZZARE LE RISORSE IDRICHE E MIGLIORARE IRRIGAZIONE E TECNICHE AGRONOMICHE”
Bisogna tornare indietro di trent’anni, al 1990 e al 1992, per trovare una quantità di pioggia invernale inferiore all’ultimo inverno.
“Il Veneto nella media è una regione fortunata per la disponibilità idrica, ma sempre più spesso si presentano annate problematiche frutto dei cambiamenti climatici in atto – conclude Marco Aurelio Pasti, presidente di Confagricoltura Venezia. - Il protrarsi di questa siccità che ci fa tornare indietro di 40 anni, richiede interventi a livello di infrastrutture. Nell’area di Chioggia è prioritario realizzare subito lo sbarramento del cuneo salino, ma in tutta la provincia è importante fare investimenti per ottimizzare la gestione delle risorse idriche, con interventi per la ricarica delle falde, puntando anche al miglioramento delle tecniche agronomiche e alla realizzazione di impianti di irrigazione più efficienti”.