Codice etico di Confagricoltura Venezia

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1 - INTRODUZIONE

1.1 IL VALORE DEL CODICE ETICO 
Il presente Codice Etico è lo strumento predisposto da Confagricoltura Venezia per definire:
l’insieme dei valori etici che la stessa Confagricoltura Venezia riconosce, accetta e condivide;
l’insieme di responsabilità che Confagricoltura Venezia i propri dipendenti, collaboratori, dirigenti, imprese e imprenditori associati, enti aderenti assumono nei rapporti interni ed esterni.
Esso è adottato in conformità alle disposizioni contenute nel Codice Etico di Confagricoltura cui Confagricoltura Venezia aderisce.
1.2 APPLICAZIONE DEL CODICE ETICO
L’osservanza dei contenuti del Codice Etico da parte di tutti coloro che operano per Confagricoltura Venezia è di importanza fondamentale per il buon funzionamento, l’affidabilità e la reputazione dell’ente stesso, fattori indispensabili per il successo della Confagricoltura di Venezia.
Confagricoltura si impegna a facilitare e a promuovere la conoscenza del Codice Etico da parte dei propri dipendenti, collaboratori, dirigenti, imprese e imprenditori soci e associati, e di tutti coloro che operano per l’ente, vigilando sull’osservanza e predisponendo adeguati strumenti di informazione e controllo.
1.3 DESTINATARI E FINALITÀ
Le norme del Codice Etico si applicano senza eccezione alcuna a:
➢ tutti i dirigenti, dipendenti e collaboratori,
➢ a tutte le imprese, imprenditori, enti aderenti che ai sensi dell’art. 4 dello Statuto di Confagricoltura Venezia sono titolari del rapporto associativo.
➢ tutti coloro che operano per il conseguimento degli obiettivi di Confagricoltura.
Tutta Confagricoltura Venezia, dal singolo imprenditore agricolo ai massimi vertici dirigenziali, dovrà essere compartecipe e coinvolto nel perseguimento degli obiettivi confederali, sempre nel rispetto di quanto stabilito dal presente Codice Etico, in quanto ogni singolo comportamento non eticamente corretto, non solo provoca negative conseguenze in ambito confederale, ma danneggia l’immagine dell’intera categoria agricola e di Confagricoltura presso la pubblica opinione, presso il legislatore e la Pubblica Amministrazione.
L’eticità dei comportamenti non è valutabile solo nei termini di stretta osservanza delle norme di legge e dello statuto, essa si fonda sulla convinta adesione a porsi, nelle diverse situazioni, ai più elevati standard di comportamento.
I componenti degli Organi della Confagricoltura Venezia si ispirano ai principi del Codice Etico nel fissare le direttive generali dell’attività dell’associazione.
È compito in primo luogo dei massimi vertici dirigenziali rendere concreti i valori e i principi contenuti nel Codice Etico, assumendosi la responsabilità verso l’interno e verso l’esterno, rafforzando la fiducia, la coesione e lo spirito di gruppo.
I dipendenti di Confagricoltura Venezia devono adeguare le proprie azioni e i propri comportamenti ai principi e agli impegni previsti dal Codice Etico.
I comportamenti di tutti i dipendenti nello svolgimento dell’attività lavorativa devono essere ispirati a:
▪la massima correttezza dal punto di vista della gestione;
▪la completezza e trasparenza delle informazioni;
▪la legittimità formale e sostanziale;
▪la chiarezza e verità dei riscontri contabili.
Tutte le attività dell’associazione devono essere svolte con impegno e rigore professionale.
Ogni dipendente deve fornire apporti professionali adeguati alle responsabilità e alle funzioni assegnate, agendo in modo da tutelare il prestigio di Confagricoltura Venezia.
I rapporti tra i dipendenti, a tutti i livelli, devono essere improntati a criteri e comportamenti di correttezza, collaborazione, lealtà e reciproco rispetto.
Per la piena osservanza del Codice Etico ogni dipendente può rivolgersi, oltre che ai propri superiori, direttamente all’Organismo di Vigilanza previsto dal Modello di Organizzazione e Gestione (d.lgs. 231/01).
2 PRINCIPI GENERALI
Nel presente paragrafo vengono enunciati i principi di carattere generale cui si inspira Confagricoltura Venezia per lo svolgimento delle proprie attività.
2.1 ONESTÀ
Nell’ambito della loro attività professionale, i collaboratori, dipendenti e dirigenti di Confagricoltura Venezia sono tenuti a rispettare con diligenza le leggi vigenti, il Codice Etico e le regole organizzative e procedimentali dalla stessa adottate, con particolare riferimento alla prevenzione di reati. Confagricoltura Venezia è impegnata a sostenere un’etica d’impresa che esclude qualunque forma di adesione e di collusione con la criminalità organizzata nonché ad assicurare la più ampia collaborazione con le forze dell’ordine e della magistratura.
2.2 IMPARZIALITÀ
I principi contenuti nel presente Codice Etico sono definiti in armonia e nel rispetto di ogni realtà culturale e credenza religiosa.
L’ente, inoltre, nel prendere le proprie decisioni evita qualsiasi discriminazione in base all’età, al sesso, alla sessualità, allo stato di salute, alla razza, alla nazionalità dei suoi interlocutori.
2.3 CORRETTEZZA IN CASO DI POTENZIALI CONFLITTI DI INTERESSE
Nella conduzione di qualsiasi attività, tutti i dipendenti di Confagricoltura Venezia sono tenuti ad evitare possibili situazioni ove i soggetti coinvolti siano, o possano anche solo apparire, in conflitto di interesse tra le attività economiche personali e familiari e le mansioni che ricoprono all’interno dell’ente.
I dipendenti di Confagricoltura Venezia devono comunque evitare tutte le situazioni e tutte le attività in cui si possa manifestare un conflitto con gli interessi dell’ente o che possano interferire con la loro capacità di assumere, in modo imparziale, decisioni nel migliore interesse dell’ente e nel pieno rispetto delle norme del Codice Etico.
A titolo esemplificativo, determinano conflitti di interesse le seguenti situazioni:
▪ interessi economici e finanziari del dipendente e/o della sua famiglia, o di conoscenti, in attività di fornitori ed associazioni concorrenti;
▪ l’utilizzo della propria posizione lavorativa all’interno di Confagricoltura Venezia o delle informazioni acquisite in relazione alla propria attività lavorativa in modo che si possa creare un conflitto tra i propri interessi personali e gli interessi confederali;
▪ svolgimento di attività lavorativa, di qualsiasi tipo, presso fornitori e concorrenti;
▪ accettazione di denaro, favori o utilità da persone o terzi che sono o intendono entrare in rapporti di affari con Confagricoltura Venezia.
Tutti i dipendenti e collaboratori dell’ente al verificarsi di un possibile interesse personale, reale o eventuale, devono darne tempestiva notizia agli organi dirigenziali, rinunciando nel frattempo a porre in essere qualsivoglia condotta connessa a quanto enunciato nel presente Codice Etico. I dipendenti e i collaboratori devono, altresì, astenersi dal trarre profitto da ogni possibile opportunità di cui abbiano avuto notizia nell’adempimento delle proprie mansioni.
I dipendenti di Confagricoltura Venezia hanno il diritto di partecipare ad investimenti, affari, o altre attività, al di fuori di quelle svolte nell’interesse di Confagricoltura Venezia, a condizione che si tratti di attività consentite dalla legge e compatibili con gli obblighi assunti in qualità di dipendenti.
2.4 VALORE DELLE RISORSE UMANE
Il rispetto e la valorizzazione delle persone che lavorano in Confagricoltura Venezia è un valore primario dell’ente.
I collaboratori di Confagricoltura Venezia sono un fattore indispensabile per il successo dell’ente. Per questo motivo, Confagricoltura Venezia si impegna a garantire il rispetto della professionalità e dell’integrità fisica e morale dei propri dipendenti, condizioni di lavoro rispettose della dignità individuale e ambienti di lavoro sicuri e salubri. Si impegna, altresì, a promuovere il loro valore allo scopo di migliorare e accrescere il patrimonio e la competitività delle competenze possedute da ciascun collaboratore per aumentarne la motivazione e favorirne la crescita professionale e la realizzazione personale. Non sono, perciò, tollerate richieste o minacce volte a indurre le persone ad agire contro la legge o il Codice Etico, o ad adottare comportamenti lesivi delle convinzioni e preferenze morali e personali di ciascuno.
All’interno della propria organizzazione, Confagricoltura Venezia si impegna a fare in modo che l’autorità sia esercitata con equità e correttezza evitandone ogni abuso. In particolare, Confagricoltura Venezia garantisce che l’autorità non si trasformi in esercizio del potere lesivo della dignità e autonomia del collaboratore.
Confagricoltura Venezia si impegna affinché tutti i dipendenti contribuiscano a mantenere un clima di collaborazione e di fiducia, di reciproco rispetto della dignità, dell’onore e della reputazione di ciascuno.
2.5 TRASPARENZA E COMPLETEZZA DELL’INFORMAZIONE
I collaboratori di Confagricoltura Venezia sono tenuti a dare informazioni complete, veritiere, trasparenti, comprensibili e accurate, in modo tale che, nell’impostare i rapporti con l’ente, gli stakeholder siano in grado di prendere decisioni autonome e consapevoli degli interessi coinvolti, delle alternative e delle conseguenze rilevanti.
I rapporti con i mass media sono riservati esclusivamente alle funzioni dell’associazione a ciò delegate.
I dipendenti di Confagricoltura Venezia non possono fornire informazioni ai rappresentanti dei mass media né impegnarsi a fornirle senza l’autorizzazione della funzione dell’associazione competente.
I dipendenti di Confagricoltura Venezia chiamati a fornire all’esterno notizie riguardanti obiettivi, attività, risultati, dati ed informazioni, tramite la partecipazione a pubblici interventi, convegni, congressi, seminari o la redazione di articoli, saggi e pubblicazioni in genere, sono tenuti ad ottenere l’autorizzazione del vertice della struttura dell’associazione circa i testi, le relazioni predisposte e le linee di comunicazione.
2.6 DILIGENZA E ACCURATEZZA NELL’ESECUZIONE DEI CONTRATTI
I contratti e gli incarichi di lavoro devono essere eseguiti secondo quanto stabilito consapevolmente dalle parti. Confagricoltura Venezia si impegna a non sfruttare condizioni di ignoranza o di incapacità delle proprie controparti.
2.7 TUTELA DELL’AMBIENTE
Per Confagricoltura Venezia il rispetto dell’ambiente rappresenta un valore di base per la soddisfazione di una delle esigenze primarie del singolo cittadino e dell’intera comunità.
Confagricoltura Venezia si impegna, peraltro, a motivare e sensibilizzare tutti i dipendenti dell’ente, promuovendo un atteggiamento positivo e accrescendo il loro senso di responsabilità nei confronti dell’ambiente.
2.8 SICUREZZA, SALUTE E TUTELA DELLA PERSONA
Le attività di Confagricoltura Venezia sono gestite nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia di prevenzione e protezione dagli infortuni e di sicurezza sul lavoro.
Confagricoltura Venezia conscia dell’importanza di garantire nell’ambiente di lavoro le migliori condizioni di salute e sicurezza, si impegna a promuovere ed esigere comportamenti responsabili tra i propri dipendenti, ricorrendo ad opportune azioni preventive, al fine di preservare la sicurezza, la salute e l'incolumità non solo del personale ma di tutti coloro che si recano nei propri locali.
Tutti i dipendenti di Confagricoltura Venezia sono tenuti, nell’ambito delle proprie funzioni, a partecipare al processo di prevenzione dei rischi, e di tutela della salute e della sicurezza propria, di colleghi e di terzi.
Tutti coloro che nel vigente quadro normativo rivestono nell’ente primari incarichi ai fini della salute e della sicurezza, si impegnano a rispettare le norme e gli obblighi da questo derivanti, prefiggendosi, comunque, obiettivi che travalichino il mero adempimento, considerata l’importanza di salvaguardare le condizioni di salute, sicurezza e benessere di ogni persona.
Confagricoltura Venezia si impegna, inoltre, a tutelare l’integrità morale di dipendenti e collaboratori garantendo il diritto a condizioni di lavoro rispettose della dignità della persona. Per questo motivo, salvaguarda i dipendenti da atti di violenza psicologica e contrasta qualsiasi atteggiamento e comportamento discriminatorio o lesivo della persona, delle sue convinzioni e delle sue preferenze.
Non sono ammesse molestie sessuali e devono essere evitati comportamenti o discorsi che possano turbare la sensibilità della persona.
Confagricoltura Venezia richiede che ciascun dipendente contribuisca personalmente a mantenere l’ambiente di lavoro rispettoso della sensibilità altrui. Sarà pertanto considerata consapevole assunzione del rischio di pregiudizio di tali caratteristiche ambientali, nel corso dell’attività lavorativa e nei luoghi di lavoro:
▪ prestare servizio sotto gli effetti di abuso di sostanze alcoliche, di sostanze stupefacenti o di sostanze di analogo effetto;
▪ consumare o cedere a qualsiasi titolo sostanze stupefacenti nel corso della prestazione lavorativa. Gli stati di dipendenza cronica da sostanze di tale natura, quando incidono sull’ambiente di lavoro, saranno – per i riflessi contrattuali – equiparati ai casi precedenti.
In attuazione delle normative in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, in Confagricoltura Venezia vige il divieto di fumo all’interno di tutti gli edifici dell’ente indipendentemente dall’attività lavorativa ivi svolta.
Qualsiasi dipendente di Confagricoltura Venezia che ritiene di essere stato oggetto di molestie o di essere stato discriminato per motivi legati all’età, al sesso, alla sessualità, alla razza, allo stato di salute, alla nazionalità, alle opinioni politiche e alle credenze religiose, ecc. può segnalare l’accaduto agli organi dirigenziali/all’Organismo di Vigilanza che valuteranno l’effettiva violazione del Codice Etico.
2.9 REATI ASSOCIATIVI
È fatto divieto a tre o più persone di associarsi in Italia o all’estero allo scopo di commettere più delitti, anche di tipo mafioso o finalizzati al contrabbando di tabacchi lavorati all’estero o al traffico illecito di sostanza stupefacenti o psicotrope o all’immigrazione clandestina.
2.10 USO DEGLI STRUMENTI INFORMATICI O TELEMATICI
L’utilizzo degli strumenti e dei servizi informatici o telematici assegnati deve avvenire nel pieno rispetto delle vigenti normative in vigore (e particolarmente in materia di illeciti informatici, sicurezza informatica, privacy e diritto d'autore) e delle procedure interne e di quelle che eventualmente saranno successivamente approvate ed emanate, evitando di esporre la Confagricoltura Venezia a qualsivoglia forma di responsabilità e/o sanzione.
In ogni caso è vietato per qualunque amministratore, dirigente e/o dipendente della Confagricoltura Venezia nonché per qualsiasi soggetto che operi in nome o per conto della medesima accedere, per qualsivoglia finalità o utilità, senza autorizzazione ed in violazione della legge, a sistemi informatici o telematici altrui, nonché a violare i relativi limiti di accesso. Tali obblighi devono essere rispettati anche in relazione ad eventuali limitazioni di accesso al sistema informatico della Confagricoltura Venezia, ove tale accesso sia di esclusiva competenza di determinati soggetti.
In applicazione delle prescrizioni di legge in materia, nell’ottica della prevenzione dei reati informatici e del trattamento illecito di dati, sono previsti, in particolare, in capo a tutto il personale della Confagricoltura Venezia nonché in capo ai terzi che agiscono per conto di quest’ultima:
▪ adeguate e periodiche attività di formazione, anche in relazione alle potenziali condotte illecite disciplinate dai seguenti articoli del Codice penale: art. 615 ter/quater/quinquies, art. 617 quater/quinquies, art. 635 bis/ter/quater/quinquies, art. 640 quinquies, art. 491 bis;
▪ idonee procedure per l’assegnazione e la gestione di credenziali di autorizzazione personali (username e password) e la determinazione di coerenti termini di validità delle medesime;
▪ idonee procedure per l’autenticazione ed il conseguente accesso agli strumenti informatici o telematici;
▪ la responsabilizzazione di ogni singolo utente in relazione alle attività di salvataggio e memorizzazione di dati;
▪ l’utilizzo della posta elettronica e di internet attraverso le strutture dell’associazione esclusivamente e di norma per ragioni di lavoro;
▪ il monitoraggio e controllo, nei limiti delle vigenti prescrizioni in tema di privacy, degli accessi a siti internet e del corretto utilizzo degli strumenti informatici o telematici confederali;
▪ il divieto, in generale, salvo particolari autorizzazioni determinate da specifiche ragioni di lavoro, anche tramite sistemi di blocco o limitazione automatica, della connessione, consultazione, navigazione, streaming ed estrazione mediante downloading, a siti web che siano considerabili illeciti (e quindi, a titolo esemplificativo, siti che presentino contenuti contrari alla morale, alla libertà di culto ed all’ordine pubblico, che consentano la violazione della privacy, che promuovano e/o appoggino movimenti terroristici o sovversivi, riconducibili ad attività di pirateria informatica, ovvero che violino le norme in materia di copyright e di proprietà intellettuale);
▪ il divieto di modifica delle configurazioni standard di software ed hardware e di collegamento degli strumenti informatici o telematici aziendali a rete di connessione pubblica o privata mediante strumenti (linee telefoniche o apparecchiature wireless) di qualsiasi genere;
▪ divieto di alterare e/o modificare documenti informatici aventi efficacia probatoria;
▪ divieto di aggirare le regole di sicurezza imposte sugli strumenti informatici o telematici aziendali e sulle reti di collegamento interne;
▪ obbligo generalizzato di segnalazione all’Organismo di Vigilanza di Confagricoltura Venezia di eventuali manomissioni o atti illegali compiuti su mezzi informatici o telematici aziendali.
2.11 TUTELA DEL DIRITTO D'AUTORE
Confagricoltura Venezia riconosce il diritto d’autore delle opere d’ingegno aventi carattere creativo, intendendo per opera dell’ingegno qualsiasi espressione particolare del lavoro intellettuale, qualunque ne sia il modo o la forma di manifestazione.
In particolare, ai sensi della Legge 22 aprile 1941, n°633 e ss.mm.ii., Confagricoltura Venezia rispetta la facoltà dell’autore di sfruttare in modo esclusivo la propria opera in ogni forma e modo impegnandosi ad evitare con qualsiasi mezzo possibile la violazione sia del diritto morale che quello di sfruttamento economico dell’opera.
Il Personale deve utilizzare gli strumenti informatici messi a disposizione da Confagricoltura Venezia esclusivamente per fini aziendali. Confagricoltura Venezia richiede al proprio personale di non modificare il contenuto degli applicativi regolarmente installati negli elaboratori in ossequio alle norme sulla tutela del diritto d’autore. Il Personale non può installare sui sistemi aziendali software presi a prestito o non autorizzati, cosi come é proibito fare copie non autorizzate di programmi, concessi su licenza, per uso personale, aziendale o per terzi.
3 OBBLIGHI PER I DIPENDENTI, COMPONENTI DEGLI ORGANI DI CONFAGRICOLTURA VENEZIA E PER LE IMPRESE ASSOCIATE 
Tutti i dipendenti, collaboratori, dirigenti, imprese ed imprenditori associati, enti aderenti di Confagricoltura Venezia hanno l’obbligo di:
conoscere le norme contenute nel Codice Etico e le norme di riferimento che regolano l’attività svolte nell’ambito della propria funzione;
astenersi da comportamenti contrari a tali norme;
agire secondo rigidi principi di correttezza, integrità, imparzialità, nonché a rifiutare ogni rapporto con organizzazioni criminali, mafiose e con soggetti che hanno posto in essere comportamenti contrari alla legge;
rivolgersi ai propri superiori o alle funzioni interne a ciò deputate, tra cui l’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/01, per chiedere chiarimenti, in caso di necessità, per l’applicazione delle norme del Codice Etico
riferire ai propri superiori o alle funzioni interne a ciò deputate, tra cui l’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/01 ogni possibile violazione delle norme del Codice Etico o ogni richiesta di violazione che sia stata loro rivolta;
collaborare con le funzioni interne a ciò deputate, tra cui l’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/01 per verificare le violazioni di norme del Codice Etico.
I dipendenti di Confagricoltura Venezia non devono sollecitare o accettare promesse o versamenti di somme o beni in natura di qualsiasi entità o valore, o altri benefici, facilitazioni o prestazioni di altro genere da chiunque, per proporre o determinare l’assunzione, o il trasferimento o la promozione di dipendenti.
I dipendenti di Confagricoltura Venezia non devono utilizzare risorse umane o beni della associazione, né utilizzare o diffondere informazioni riservate, per fini o interessi che non siano dell’ente.
I dipendenti di Confagricoltura Venezia non devono rilasciare dichiarazioni o fornire informazioni relative all’ente, salvo che siano deputati a tale funzione, o siano a ciò generalmente o specificatamente autorizzati, o tenuti per legge.
Le violazioni delle norme del presente Codice Etico da parte dei dipendenti di Confagricoltura Venezia comporteranno le conseguenze previste dalla legge e dal contratto.
Inoltre, nei confronti dei terzi tutti i dipendenti hanno l’obbligo di:
informarli adeguatamente circa gli obblighi imposti dal Codice Etico;
esigere il rispetto degli obblighi che riguardano direttamente la loro attività;
adottare le opportune iniziative in caso di mancato adempimento da parte di terzi dell’obbligo di conformarsi alle norme del Codice Etico.
Coloro che risultano eletti o nominati componenti degli Organi Dirigenti hanno l’obbligo di:
▪ assumere gli incarichi per spirito di servizio verso gli associati e verso Confagricoltura Venezia senza avvalersene per acquisire vantaggi personali, ma devono agire in nome degli interessi più ampi degli associati e della associazione;
▪ trattare gli associati con pari dignità a prescindere dalle loro dimensioni o qualunque altra differenza;
▪ rappresentare con il proprio comportamento un esempio per i propri dipendenti;
▪ scegliere accuratamente, per quanto di propria competenza, dipendenti e collaboratori esterni per affidare incarichi esclusivamente a persone che diano pieno affidamento sul proprio impegno a rispettare le norme del Codice Etico;
▪ diffondere tra i dipendenti la conoscenza e la condivisione delle norme del Codice Etico quale parte essenziale della qualità della prestazione lavorativa;
▪ far osservare ai dipendenti le norme del Codice Etico;
▪ riferire tempestivamente all’Organismo di Vigilanza ex D.lgs 231/01, i casi di violazione del Codice Etico.
▪ adottare le misure correttive immediate e indispensabili richieste dalla situazione;
▪ impedire qualunque tipo di ritorsione;
▪ rimettere il proprio mandato qualora per motivi personali, professionali o oggettivi la loro permanenza possa recare danno o pregiudizio, anche solo di immagine alla Confagricoltura di Venezia ed a qualunque altro livello del Sistema Confagricoltura.
▪ rassegnare le dimissioni dall’incarico nel caso di candidatura alle consultazioni elettorali politiche nazionali, europee, regionali, comunali con esclusione dei comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, per l’elezione dei relativi rappresentanti;
▪ impegnarsi ad osservare il documento Social Media Policy, qualora venga istituito ed adottato/approvato, dal Consiglio Direttivo. I dirigenti, pertanto, degli Organi confederali non potranno esternare sui social media o altri mezzi di divulgazione pubblica posizioni in contrasto con la linea e la strategia sindacale di Confagricoltura, deliberata o approvata dai competenti Organi dirigenti.
▪ rassegnare le dimissioni nel caso di sentenza di primo grado, anche se non definitiva, di condanna per reati di associazione a delinquere anche di tipo mafioso, di reati relativi al traffico di stupefacenti o all’immigrazione clandestina, caporalato, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, frode commerciale e/o alimentare;
▪ non associarsi ad altra organizzazione professionale agricola e presso le associazioni ad essa collegate nel corso del loro mandato e nei successivi tre anni dal termine dell’incarico conferitogli nella Confagricoltura di Venezia.
▪ agire nell’esercizio dell’incarico conferito, e nell’adempimento dei propri doveri senza alcun conflitto di interessi con quello di Confagricoltura Venezia, perseguendo interessi personali.
I Dirigenti della Confagricoltura di Venezia dovranno coinvolgere Confagricoltura Nazionale nei rapporti con le Istituzioni ed Autorità Nazionali (Parlamento, Governo, Ministeri, ecc.) per assicurare comuni strategie e posizioni sulle problematiche di interesse agricolo;
Ciascun dirigente di Confagricoltura Venezia, all’atto della nomina, dovrà dichiarare di essere a conoscenza di quanto prevede il Codice Etico, di approvarlo, di attenersi allo stesso nel corso dell’incarico conferitogli.
Il Presidente avendo la rappresentanza legale della Confagricoltura di Venezia di fronte a terzi ed in giudizio:
▪ deve operare con equilibrio e garantire il democratico confronto delle opinioni;
▪ deve rispettare gli altri ed agire con senso di equità e coerenza;
▪ si impegna a valorizzare l’intero Sistema Confagricoltura;
▪ si propone ai confederati come esempio, consapevole che i propri comportamenti rappresentano un modello di riferimento per gli altri;
▪ promuove la valorizzazione delle risorse umane, consapevole che rappresentano il vero patrimonio per lo sviluppo della Confagricoltura di Venezia e dell’intero sistema Confederale;
▪ garantisce che l’autorità sia gestita per “produrre valore” all’interno della Confederazione.
Obblighi per le imprese agricole associate
1. Le imprese, gli imprenditori agricoli e comunque tutti coloro che sono associati a Confagricoltura Venezia riconoscono tra i valori fondanti dell’Associazione il rifiuto di ogni rapporto con organizzazioni criminali, mafiose e con soggetti che fanno ricorso a comportamenti contrari alla legge, al fine di contrastare e ridurre le forme di controllo delle imprese e che alterano di fatto la libera concorrenza. In particolare, respingono e contrastano qualunque forma di estorsione, usura o altre tipologie di reato poste in essere da organizzazioni criminali e mafiose, e collaborano con le forze dell’ordine e le istituzioni denunciando direttamente o con l’assistenza della Confagricoltura di Venezia, ogni episodio di attività direttamente o indirettamente illegale di cu i siano vittime o di cui siano a conoscenza.
2. Le imprese, gli imprenditori agricoli e comunque tutti coloro che sono associati a Confagricoltura Venezia riconoscono tra i valori fondanti dell’Associazione il rispetto della libertà e dignità personale delle lavoratrici e dei lavoratori e di tutti i collaboratori dell’impresa. Si impegnano pertanto:
   a) a non sottoporre le lavoratrici o i lavoratori a condizioni di lavoro, metodi di sorveglianza o a situazioni alloggiative degradanti e ad evitare ogni forma di sfruttamento del lavoro;
   b) a non impiegare bambini o minori di 15 anni che non abbiano adempiuto agli obblighi scolastici e a non adibire a lavori insalubri o potenzialmente dannosi ai fini del pieno sviluppo fisico gli adolescenti di età compresa tra i 15 e i 18 anni;
   c) a garantire ai dipendenti un ambiente di lavoro sicuro e salubre con servizi adeguati e strumenti di controllo e protezione da materiali e situazioni a rischio;
   d) a non utilizzare, assumere o impiegare manodopera reclutata attraverso l’attività di intermediazione illecita di terzi non autorizzati;
   e) a non discriminare le lavoratrici e i lavoratori per ragioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Eventuali condotte omissive sono considerate comportamenti non in linea con i principi Confederali e verranno valutate dal Consiglio Direttivo che assumerà i provvedimenti previsti dallo statuto.
Inoltre, il Consiglio Direttivo potrà assumere i seguenti provvedimenti disciplinari:
1- l’espulsione, nel caso in cui sia accertato che gli imprenditori agricoli o persone a loro riconducibili siano stati condannati, con sentenza passata in giudicato, per reati associativi di tipo mafioso, per reati correlati alla violazione della dignità e della libertà dei lavoratori o quando i beni di proprietà dell’imprenditore o dell’impresa, di cui sia titolare, siano stati oggetto di confisca;
2- la sospensione, quando siano stati irrogate in capo agli stessi o a persone riconducibili all’impresa:
   a) misure di prevenzione o di sicurezza;
   b) sentenza di condanna non ancora passata in giudicato per i reati richiamati nel punto 1);
   c) quando sia stato accertato che sono in corso procedimenti penali e/o misure cautelari personali a loro carico riguardanti la contestazione di aver commesso uno dei reati richiamati al punto 1).
4 CRITERI DI CONDOTTA
4.1 RAPPORTI CON LE ISTITUZIONI PUBBLICHE
Confagricoltura Venezia collabora attivamente e pienamente con le Autorità Pubbliche nell’ambito delle attività di promozione, rappresentanza e tutela delle istanze/proposte e più in generale di tutti gli interessi della Confederazione.
Tutti i dipendenti di Confagricoltura Venezia sono tenuti a prestare la massima collaborazione in caso di rapporti con le Istituzioni Pubbliche. I rapporti con i funzionari pubblici sono riservati esclusivamente alle funzioni dell’associazione a ciò preposte. I dati e le informazioni trasmessi alle Istituzioni Pubbliche devono essere accurati, completi e veritieri.
È vietato porre in essere, collaborare o dare causa alla realizzazione di comportamenti tali che, presi individualmente o collettivamente, integrino, direttamente o indirettamente, le fattispecie di reato considerate dal D. Lgs. 231/2001; sono altresì proibite le violazioni ai principi ed alle procedure previste nel Modello di Organizzazione e Gestione.
Al fine di evitare il verificarsi dei reati nei confronti della Pubblica Amministrazione previsti dal Decreto Legislativo n. 231/01, tutti i Destinatari del presente Codice Etico, devono attenersi ai seguenti principi generali di comportamento:
▪ osservare rigorosamente tutte le leggi, i regolamenti e le procedure che disciplinano i rapporti e/o i contatti con enti pubblici, Pubbliche Amministrazioni e/o Pubblici Ufficiali e/o Incaricati di Pubblici Servizi;
▪ improntare i rapporti con enti pubblici, Pubbliche Amministrazioni e/o Pubblici Ufficiali e/o Incaricati di Pubblici Servizi alla massima trasparenza, correttezza ed imparzialità;
▪ verificare, mediante il controllo esercitato dai responsabili delle diverse Aree/Funzioni sui Collaboratori che effettuano attività nei confronti di enti pubblici, che qualsiasi rapporto, anche occasionale, con i medesimi enti sia svolto in modo lecito e regolare;
▪ gestire qualsivoglia rapporto, anche occasionale, con enti pubblici, Pubbliche Amministrazioni e/o Pubblici Ufficiali e/o Incaricati di Pubblici Servizi in modo lecito e regolare;
▪ utilizzare le risorse informatiche secondo modalità non espressamente vietate dalle norme interne e per esclusive finalità lavorative.
È vietato promettere, corrispondere od offrire, direttamente o indirettamente sotto forme diverse di aiuti o contribuzioni (es: sponsorizzazioni, incarichi, consulenze, pubblicità), pagamenti o benefici materiali (somme o beni) di qualsiasi entità o valore a pubblici ufficiali o pubblici dipendenti, per influenzare o compensare un atto del loro ufficio, o per promuovere o favorire interessi di Confagricoltura Venezia.
Omaggi e atti di cortesia commerciale o di ospitalità sono consentiti solo se di modico valore e comunque tali da non compromettere la reputazione di una delle parti. Devono sempre essere debitamente autorizzati dalla funzione confederale a ciò deputata e adeguatamente documentati.
Le attività svolte dalla Confagricoltura di Venezia nei rapporti intrattenuti con i rappresentanti della Pubblica Amministrazione dovranno essere, ove possibile, tracciate mediante la predisposizione di appositi documenti (relazioni, verbali, agenda, incontri, etc) che successivamente saranno archiviati presso la Confederazione da ogni unità a seconda di principi di archiviazione.
Le attività svolte con le Autorità Pubbliche sono condotte in accordo con il principio di segregazione dei compiti fra le funzioni coinvolte, in particolare è assicurata la separazione dei compiti tra chi autorizza, esegue e monitora il processo.
Qualsiasi dipendente che riceva richieste esplicite o implicite di benefici deve immediatamente sospendere ogni rapporto d’affari con il richiedente e informare il proprio superiore.
4.2 RAPPORTI CON L'AUTORITÀ GIUDIZIARIA E LE AUTORITÀ CON POTERI ISPETTIVI E DI ORDINE PUBBLICO
Confagricoltura Venezia agisce nel rispetto della legge e favorisce, nei limiti delle proprie competenze, il corretto svolgimento dell’iter giudiziario (il cui corso, volto a stabilire la verità, non può essere ostacolato).
Nello svolgimento della propria attività, la Confagricoltura Venezia opera in modo lecito e corretto, collaborando con i rappresentanti dell'Autorità Giudiziaria, le Forze dell'Ordine e qualunque Pubblico Ufficiale che abbia poteri ispettivi.
Confagricoltura Venezia esige che i Destinatari del presente Codice prestino la massima disponibilità e collaborazione nei confronti di chiunque venga a svolgere ispezioni e controlli per conto dell'INPS, del Ministero della Salute e del Welfare e di qualunque altra Pubblica Amministrazione.
È fatto divieto di esercitare condizionamenti di qualsiasi natura, sulla persona chiamata a rendere dichiarazioni davanti all’Autorità Giudiziaria e le Autorità con poteri ispettivi e di ordine pubblico, al fine di indurla a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci.
È fatto divieto di aiutare chi abbia realizzato un fatto penalmente rilevante ovvero rilevante sotto il profilo della Giustizia, ad eludere le investigazioni dell’autorità, o a sottrarsi alle ricerche di questa.
In previsione di un procedimento giudiziario, di un'indagine o di un'ispezione da parte della Pubblica Amministrazione, è vietato distruggere o alterare registrazioni, verbali, scritture contabili e qualsiasi tipo di documento (cartaceo o elettronico), ovvero fare dichiarazioni false alle Autorità competenti in previsione di un procedimento giudiziario, di un'indagine o di un'ispezione.
Nessuno deve tentare di persuadere altri a fornire informazioni false o ingannevoli alle autorità competenti. Nessuno può intraprendere attività economiche, conferire incarichi professionali, dare o promettere doni, denaro o altri vantaggi a chi effettua gli accertamenti e le ispezioni, ovvero alle Autorità Giudiziarie competenti. Coloro che, per fatti connessi al rapporto di lavoro, saranno oggetto, anche a titolo personale di indagini e ispezioni o riceveranno mandati di comparizione, e/o coloro ai quali verranno notificati altri provvedimenti giudiziari dovranno informarne l'Organismo dirigenziale.
È vietato dare o richiedere a terzi notizie che riguardano fatti oggetto di procedimenti giudiziari o disciplinari che riguardino Confagricoltura Venezia.
4.3 RAPPORTI CON I FORNITORI E I COLLABORATORI ESTERNI
I processi di acquisto sono improntati alla ricerca del massimo vantaggio competitivo per Confagricoltura Venezia, alla lealtà, all’imparzialità e alla concessione delle pari opportunità per ogni fornitore.
In particolare, i collaboratori di Confagricoltura sono tenuti a:
▪ non precludere ad alcuno in possesso dei requisiti richiesti la possibilità di competere alla stipula di contratti, adottando nella scelta della rosa dei candidati criteri oggettivi e documentabili;
▪ assicurare per ogni acquisto, con riferimento a quanto stabilito dalle procedure e disposizioni organizzative vigenti, una concorrenza sufficiente.
La stipula di un contratto con un fornitore deve sempre basarsi su rapporti di estrema chiarezza, evitando ove possibile forme di dipendenza.
Ogni compenso corrisposto a qualsiasi titolo deve risultare sufficientemente documentato, nonché proporzionato all’attività svolta, tenendo, altresì, in considerazione le differenti condizioni di mercato.
È interesse primario di Confagricoltura Venezia che tutti coloro che incorrono in relazioni d’affari con l’ente svolgano le proprie attività in osservanza dei principi e dei valori contenuti nel Codice Etico. Confagricoltura inserisce pertanto nei contratti con i propri fornitori una clausola di risoluzione in caso di violazioni gravi o reiterate dei principi contenuti nel Codice Etico o di commissione di un reato previsto dal D. Lgs. 231/01 e successive modifiche ed integrazioni.
Nei rapporti con i fornitori, i dipendenti di Confagricoltura Venezia hanno l’obbligo di:
▪ osservare le eventuali procedure interne per la selezione e la gestione dei rapporti con i fornitori;
▪ adottare criteri di selezione oggettivi, dichiarati e trasparenti;
▪ ottenere la collaborazione dei fornitori per soddisfare le esigenze degli associati e assicurare costantemente la fornitura di servizi di qualità;
▪ osservare scrupolosamente le condizioni contrattualmente previste, mantenendo i rapporti con i fornitori secondo le buone consuetudini commerciali;
▪ portare tempestivamente a conoscenza del proprio superiore e della struttura competente problemi insorti con i fornitori, in modo da valutare le conseguenze sul sistema di Confagricoltura Venezia di qualifica dei fornitori.
È vietato accettare promesse o versamenti di somme o beni in natura di qualsiasi entità o valore, anche indirettamente sotto forme diverse di liberalità o benefici, da parte di qualsiasi fornitore, diretti a promuovere o favorire interessi di un fornitore.
Omaggi e atti di cortesia commerciale o di ospitalità sono consentiti solo se di modico valore e comunque tali da non compromettere la reputazione di una delle parti. Devono sempre essere debitamente autorizzati dalla funzione confederale a ciò deputata e adeguatamente documentati.
Qualsiasi dipendente che riceva richieste esplicite o implicite di benefici deve immediatamente sospendere ogni rapporto d’affari con il richiedente e informare il proprio superiore.
Ogni dipendente deve comunicare immediatamente per iscritto al proprio superiore qualsiasi interesse finanziario o personale, diretto o indiretto, all’attività del fornitore, tale da poter influire sull’imparzialità della sua condotta nei confronti del fornitore.
Anche il conferimento di incarichi professionali, da parte di Confagricoltura Venezia è disciplinato da una procedura e prevede il rispetto dei richiamati principi di competenza, economicità, trasparenza e correttezza.
5 - DIFFUSIONE DEL CODICE ETICO 
Confagricoltura Venezia assicura per il proprio Codice Etico:
▪ la massima diffusione e conoscenza;
▪ l’aggiornamento costante dei contenuti del Codice;
▪ l’interpretazione e l’attuazione delle disposizioni normative;
▪ la verifica di ogni notizia di violazione;
▪ la valutazione dei fatti e l’applicazione di adeguate sanzioni, in caso di violazione delle norme previste.
In particolare, sarà compito di Confagricoltura Venezia assicurare la massima divulgazione del presente Codice Etico ricorrendo a tutte le tecniche che riterrà più opportune in relazione ai suoi diversi destinatari. Confagricoltura si impegna a divulgare tutto il contenuto del presente Codice Etico, sollecitando ogni possibile destinatario ad un tempestivo e puntuale rispetto delle disposizioni in esso contenute, distribuendone, eventualmente, copia nei confronti di tutti coloro che intrattengono con l’ente qualsiasi tipo di rapporto.
L’ente si impegna a predisporre appositi strumenti conoscitivi, esplicativi, di sensibilizzazione circa i più importanti contenuti del presente documento, monitorando con regolarità la sua puntuale applicazione, nonché il suo costante aggiornamento al variare delle diverse condizioni che si presenteranno sia all’interno che all’esterno della realtà confederale.
Sarà compito di Confagricoltura Venezia ottemperare ad una puntuale predisposizione delle necessarie misure di prevenzione attraverso la creazione di specifici strumenti sanzionatori, questi ultimi da applicare tempestivamente in ogni caso di violazione.
L’ente dà notizia di tutti gli impegni e gli obblighi disciplinati nel presente documento, esigendone il puntuale rispetto ed applicazione, rifiutandosi, altresì, di instaurare e/o proseguire alcun tipo di rapporto con chiunque ne rifiuti espressamente le disposizioni.
È compito di Confagricoltura Venezia individuare, inoltre, tutti i più appropriati canali di comunicazione al fine di ricevere ogni possibile segnalazione (anche in forma anonima, purché circostanziata) riguardante eventuali violazioni del presente Codice Etico.
Qualora la segnalazione rilevi, anche ai fini di una possibile concretizzazione delle fattispecie di reati di cui al D.Lgs. n. 231/2001, sarà compito dell’ente darne immediata notizia all’Organismo di Vigilanza istituito ai sensi di legge.
5.1 APPLICAZIONE
L'accertamento di qualsivoglia violazione in merito ai doveri previsti nel presente Codice Etico è condotto dall’Organismo di Vigilanza.
Confagricoltura, considerata la gravità del comportamento tenuto dal soggetto che ha commesso la violazione, attuerà, quindi, gli opportuni provvedimenti del caso, prescindendo dalla possibile azione penale eventualmente predisposta dall’Autorità Giudiziaria.
Ogni violazione del presente Codice Etico da parte di un dipendente comporterà l'adozione di provvedimenti disciplinari proporzionati alla gravità e/o recidività di ogni singola circostanza, prevedendo, nel caso dei vertici confederali, anche la revoca del mandato con effetto immediato.
L'inosservanza degli obblighi e dei divieti di cui sopra potrà comportare la risoluzione del rapporto in essere, nonché l'obbligo da parte dell'inadempiente al risarcimento di ogni possibile danno.
Per quanto concerne i fornitori, collaboratori e consulenti esterni, Confagricoltura prevede di inserire nei rispettivi contratti specifiche clausole risolutive che si riterranno immediatamente applicabili al verificarsi di una qualsivoglia violazione del presente Codice Etico.
5.2 VALORE CONTRATTUALE DEL CODICE ETICO
L’osservanza delle norme del Codice Etico è parte essenziale delle obbligazioni contrattuali dei dipendenti di Confagricoltura ai sensi e per gli effetti di cui agli articoli 2104 e 2106 del Codice Civile.
La violazione delle norme del Codice Etico costituisce inadempimento delle obbligazioni contrattuali del rapporto di lavoro e può comportare l’applicazione di sanzioni disciplinari secondo quanto previsto dalle leggi, dal Regolamento Organico del Personale anche in ordine alla conservazione del rapporto di lavoro e può comportare il risarcimento dei danni dalla stessa derivante.
Il rispetto del Codice Etico è richiesto anche:
▪ al Presidente e agli Organi della Confederazione, che, in caso di inosservanza, ne rispondono ai sensi degli artt. 2392 e 2407 del Codice Civile.
▪ a tutti i terzi che intrattengono rapporti contrattuali a pena della risoluzione del contratto stesso.
▪ alle imprese associate a pena di risoluzione o sospensione del rapporto associativo.
È fatta salva la facoltà, in capo all’ente, di richiedere il risarcimento di tutti i danni cagionati alla medesima in conseguenza della violazione suddetta.
L’applicazione del sistema sanzionatorio è indipendente dall’esito del procedimento penale eventualmente avviato dall’autorità giudiziaria nel caso in cui il comportamento da censurare integri fattispecie di reato.
5.3 STRUTTURE DI RIFERIMENTO, ATTUAZIONE E CONTROLLO
La funzione di “Garante del Codice Etico” è svolta dall’Organismo di Vigilanza previsto dal Modello di Organizzazione e Gestione ai sensi del d.lgs. 231/01, con il compito di:
promuovere la conoscenza dei contenuti del Codice Etico;
assicurare la diffusione e l’aggiornamento costante dei contenuti del Codice;
assicurare l’interpretazione e l’attuazione delle disposizioni del Codice Etico;
▪ fissare criteri e procedure per ridurre il rischio di violazioni delle norme del Codice Etico;
promuovere e verificare la conoscenza e l’attuazione del Codice Etico all’interno e all’esterno dell’ente;
assicurare la verifica di ogni notizia di violazione del Codice Etico, la valutazione dei fatti e l’applicazione, in caso di violazione delle norme del Codice Etico, di adeguate sanzioni;
presentare al Consiglio Direttivo, una relazione annuale sull’attuazione dei contenuti del Codice Etico in Confagricoltura Venezia.

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