Rapporto 2017 Arpav monitoraggi dell’aria

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Arpav ha pubblicato nel proprio sito il rapporto sullo stato di qualità dell’aria nell’anno 2017. I risultati presentati evidenziano che, nel 2017, le principali criticità sono state rappresentate dal superamento diffuso sul territorio regionale del valore limite giornaliero per il PM10 e dal superamento del valore limite annuale per il PM2.5 nei capoluoghi di Padova, Rovigo, Vicenza e Venezia. Il valore limite annuale per il PM10 invece è stato superato solo a Padova.
Nella figura sottostante, redatta da Arpav, vengono mappate le aree con superamenti giornalieri di PM10. Si ricorda che la normativa prevede che il superamento giornaliero della concentrazione di 50 µg/m3 di PM10 sia superata per un massimo di 35 volte l’anno.
L’emissione di PM10 nell’aria avviene sia direttamente sia attraverso reazioni chimiche che coinvolgono i gas precursori, in particolare l’anidride solforosa, gli ossidi di azoto, l’ammoniaca e i composti organici volatili. Quindi anche l’agricoltura è interessata alla formazione di PM10, attraverso le emissioni di ammoniaca che provengono principalmente da spandimento di effluenti zootecnici e uso di fertilizzanti azotati.
Per quanto negli ultimi anni ci sia stata una diminuzione delle emissioni di molti degli inquinanti atmosferici, la qualità dell’aria del Bacino Padano resta ancora critica, specialmente in relazione alle polveri sottili, rendendo necessari ulteriori sforzi per la riduzione delle emissioni.
A tale scopo il 9 giugno 2017, le regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna hanno siglato, insieme al Ministero dell’Ambiente, il Nuovo Accordo di Bacino Padano che prevede una serie di impegni stringenti a carico delle regioni e del ministero finalizzati alla riduzione delle emissioni nei settori dell’agricoltura, dei trasporti e del riscaldamento domestico. Durante il semestre 2017-2018 è stata effettuata anche la prima sperimentazione della valutazione degli episodi critici di superamento del valore limite di PM10 a livello di Bacino Padano mediante la verifica dei Livelli di Allerta stabiliti nell’Accordo. ARPAV, a tale scopo, ha implementato il Nuovo Bollettino dei Livelli di Allerta reso disponibile insieme alla previsione delle concentrazioni di PM10.
Si ricorda che in questo bollettino, attivo da ottobre ad aprile, ci sono prescrizioni anche per il settore agricolo, in particolare divieto di bruciatura di biomasse all’aperto e divieto di spandimento dei liquami.

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