L’agricoltura italiana non ha bisogno di dazi

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Siamo assolutamente d’accordo con il ministro Centinaio: l’agricoltura italiana non ha bisogno di dazi, ma di mercati aperti sui quali continuare ad affermare l’eccellenza del “Made in Italy” in ogni parte del mondo”. Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, ha così commentato le dichiarazioni del ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio. Le guerre commerciali, a colpi di dazi e contromisure di ritorsione, non hanno mai vincitori e non giovano alle imprese. Non dobbiamo dimenticare che la UE è leader mondiale per l’export agroalimentare.
Il problema urgente che si pone è quello della reciprocità e della diversità delle regole di produzione. “Non possiamo - ha detto Giansanti - continuare ad aprire i nostri mercati a prodotti ottenuti con sistemi diversi da quelli imposti agli agricoltori dell’Unione Europea in termini di sicurezza alimentare, tutela del lavoro e sostenibilità ambientale. E’ una questione di leale competizione tra le imprese e trasparenza nei riguardi dei consumatori”.
Sulla base di queste esigenze auspichiamo la fine delle “guerre commerciali” e la ripresa delle trattative in sede multilaterale, per discutere su come rivedere un processo di globalizzazione che è avanzato senza un adeguato sistema di regole.

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