Newsletter Confagricoltura Venezia n. 41 del 16/12/16

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 inverno agricoltura

Newsletter n. 41 del 16/12/16

Indice:

  1. Definitiva la Legge Finanziaria 2017: le misure per l’agricoltura;
  2. Finanziamento grano duro: contratti di filiera entro il 28 dicembre;
  3. Aggiornamento del Piano Agrituristico e obblighi e adempimenti per le fattorie didattiche;
  4. Assemblea ANGA di Venezia - Rinnovo cariche sociali, Giulio Manzotti nuovo presidente;
  5. Nutrie: la città metropolitana adotta le direttive operative per l'eradicazione;
  6. Spalmaincentivi: la Corte Costituzionale boccia i ricorsi;
  7. Approvato il servizio di vigilanza regionale;
  8. Latte: firmato il decreto sull’origine obbligatoria in etichetta per latte e formaggi;
  9. Etichettatura: chiarimenti dalla Commissione UE;
  10. Caos Blue Tongue, chiediamo chiarezza;
  11. Blue Tongue: sospesi gli accordi interregionali con Puglia e Lazio;
  12. Caso di aviaria: misure preventive di biosicurezza negli allevamenti avicoli;
  13. Il ritorno del mod. F24 di pagamento cartaceo.
 

DEAR Visitatore,

DEFINITIVA LA LEGGE FINANZIARIA 2017: LE MISURE PER L'AGRICOLTURA

2017

In data 7 dicembre il Senato ha approvato la Legge di Bilancio per il 2017, in seguito all'apposizione della questione di fiducia da parte del Governo. Di seguito riepiloghiamo le principali norme di carattere fiscale.

 
 

FINANZIAMENTO GRANO DURO: CONTRATTI DI FILIERA ENTRO IL 28 DICEMBRE

Grano duro

Si informa che il 28 novembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana il DM che detta le modalità applicative per il finanziamento dell'aiuto alla coltivazione del grano duro nell'ambito dei contratti di filiera.
Il finanziamento prevede il pagamento di 100 euro per ettaro destinato al grano duro seminato nella campagna 2016-17, fino a un massimo di 50 ettari, per azienda ed incluso in un contratto di filiera di durata minima triennale, stipulato dalle imprese agricole con altri soggetti delle fasi della trasformazione e della commercializzazione nella filiera.
Il regime di pagamento sarà vincolato ai limiti del “de minimis”, che prevede un massimo di 15.000 euro in tre anni per beneficiario. Le imprese agricole dovranno essere iscritte all’anagrafe delle aziende (fascicolo aziendale) ed essere in possesso di un contratto di filiera stipulato entro un massimo di 30 giorni dalla pubblicazione del decreto. Il contratto può essere sottoscritto anche per il tramite di cooperative, consorzi e organizzazioni di produttori riconosciute a cui le aziende aderiscono. Le richieste di aiuto vanno presentate all'interno della Domanda Unica 2017. Si sottolinea quindi che le aziende agricole interessate hanno tempo fino al 28 dicembre 2016 per la sottoscrizione dei contratti e, vista l’incertezza sui tempi per la presentazione delle domande di aiuti, è opportuno che trasmettano tempestivamente tali contratti agli uffici del CAA.
Le informazioni inerenti l'applicazione del regime e il testo del DM sono disponibili sul sito internet del Mipaaf dedicato all'argomento.

 
 

AGGIORNAMENTO DEL PIANO AGRITURISTICO E OBBLIGHI E ADEMPIMENTI PER LE FATTORIE DIDATTICHE

agriturismi3

Agriturist Veneto ricorda a tutti gli agriturismi che il 12 gennaio 2017 scade il termine per la presentazione dell'aggiornamento dei piani agrituristici, come previsto dalla vigente normativa della Regione Veneto.
Si invitano pertanto tutti gli operatori agrituristici che non avvessero ancora provveduto ad aggiornare il proprio piano agrituristico a rivolgersi presso i nostri uffici per predisporre tale aggiornamento in tempo utile. Ricordiamo, in proposito, che la normativa regionale ha scorporato le attività agrituristiche (ospitalità, ristorazione e spuntini) da quelle di turismo rurale (attività ricreative, culturali e sportive).
Si ricorda inoltre che, ai sensi della DGR 591 del 21 aprile 2015 sulle nuove disposizioni attuative di attività di fattoria didattica, le fattorie didattiche iscritte all’elenco regionale aggiornato al 30 settembre 2014 devono provvedere all’adeguamento dei requisiti della Carta della Qualità entro il 12 gennaio 2016 presentando apposita SCIA al SUAP di competenza unitamente alla modulistica regionale (l’ultima versione della modulistica è stata emessa l’8 novembre 2016).
Per le fattorie didattiche che non presentaranno la documentazione di adeguamento decadrà l'autorizzazione all'attività.

 
 

ASSEMBLEA ANGA DI VENEZIA - RINNOVO CARICHE SOCIALI GIULIO MANZOTTI NUOVO PRESIDENTE

Manzotti

Il giorno mercoledì 14 u.s. si è tenuta, presso la sede di Mestre di Confagricoltura Veneto, l'assemblea dei soci della sezione ANGA di Venezia, con all'ODG il rinnovo delle cariche sociali.
Ha fatto da prologo all'assemblea un interessante tavolo di lavoro dedicato alla coltura del pisello proteico che ha visto gli interventi dei rappresentanti di due cooperative che operano nel settore, la cooperativa Villa Nani di Bagnolo di Po e la cooperativa Padagri di Monselice.
Il rappresentante commerciale della cooperativa Villa Nani, Federico Pasqualini, ha esposto l'attività della cooperativa di valorizzazione delle produzioni dei soci e di approvvigionamento dei mezzi tecnici che spazia dalle produzioni convenzionali dedicate, alle colture sostenibili, alla trasformazione e recentemente al settore biologico.
Più dedicato al tema del tavolo invece l'intervento dei rappresentanti della Cooperativa Padagri che hanno esposto le prolematiche legate alla coltivazione ed alla commercializzazione del prodotto.
Al termine del tavolo di lavoro sono iniziati i lavori dell'Assemblea; inizialmente il segretario ha ringraziato la presidente uscente, Simonetta Dominese, per l'attività svolta nel suo mandato, ha quindi relazionato sul convegno ANGA Internord di Verona ed illustrato i programmi di formazione ed informazione da intraprendere in futuro precisando come sia sua intenzione ripetere l'esprienza del tavolo di lavoro "allargato" a tutti i soci di Confagricoltura giovani e non.
Si è quindi proceduto con il rinnovo delle cariche sociali: sono stati eletti, per acclamazione dei presenti: Presidente: Giulio Mazzotti, vicepresidente; Valentina Dominese, consiglieri: Valter Bacchin, Simonetta Dominese e Luca Checchin come consigliere aggiunto; infine non essendoci null'altro da deliberare l'assemblea si è sciolta.

 
 

NUTRIE: LA CITTA' METROPOLITANA ADOTTA LE DIRETTIVE OPERATIVE PER L'ERADICAZIONE

Nutrie

Con una sua determina del 28 novembre u.s.l'ufficio caccia e pesca della città metropolitana, così come richesto e sollecitato recentemente anche dal nostro presidente, Giulio Rocca, nel corso di un'incontro presso la sede della stessa città Metropolitana, ha approvato un provvedimento contenente le direttive operative per gli interventi di contenimento/eradicazione della nutria.
In base al provvedimento della Città Metropolitana gli operatori agricoli potranno fare richiesta per effettuare le operazioni di trappolaggio ed abbattimento delle nutrie.
In particolare gli operatori in possesso dell’abilitazione all’esercizio venatorio, di licenza di fucile ad uso caccia in corso di validità e di copertura assicurativa in corso di validità potranno essere autorizzati all’attività di cattura e soppressione, mentre quelli non in possesso dell’abilitazione all’esercizio venatorio e di licenza di fucile ad uso caccia potranno essere autorizzati esclusivamente all’attività di cattura e soppressione con i soli dispositivi ad aria compressa con potenza non superiore a 7,5 Joule.
Con la medesima istanza è possibile richiedere anche la fornitura di gabbie per il trappolaggio.
Ricordiamo infine che le richieste di abilitazione potranno essere presentate per gli operatori formati ai sensi del Piano regionale triennale di eradicazione della nutria di cui alla DGR del Veneto n. 1545 del 10/10/2016 fino ad un massimo di tre persone per azienda.
Clicca qui per il facsimile di richiesta ed il provvedimento completo.

 
 

SPALMAINCENTIVI: LA CORTE COSTITUZIONALE BOCCIA I RICORSI

spalmaincentivi

L’installazione di impianti per la produzione di energia fotovoltaica è stata fortemente incentivata tra il 2008 e il 2012, con diversi bandi statali “Conto energia” che, a fronte della realizzazione di impianti da parte di enti privati o pubblici, erogavano finanziamenti per ogni kilowattora prodotto. Ma negli ultimi tempi qualcosa è cambiato. Per coloro che hanno realizzato impianti con potenza superiore ai 200 kilowatt c’è stata una pesante riduzione dell’incentivo con carattere addirittura retroattivo. La cosa ha creato grandi problemi a coloro che avevano basato sulle previsioni di guadagno i loro investimenti e i vari mutui. Tale norma, ribattezzata “spalmaincentivi”, è stata anche oggetto di un ricorso promosso da Confagricoltura e Assorinnovabili, con 400 impianti coinvolti. La vicenda è approdata in Corte Costituzionale ma, con una decisione che ha lasciato di stucco il settore primario, i ricorsi presentati sono stati bocciati. Abbiamo appreso con stupore infatti il comunicato stampa apparso qualche giorno fa sul sito della Corte Costituzionale che, laconicamente, afferma che “la Corte Costituzionale ha dichiarato infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 26, commi 2 e 3 del D.L. 24 giugno 2014, n. 91 (convertito con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, 116), c.d. spalmaincentivi, nel settore dell’energia prodotta da impianti fotovoltaici”.
La Corte Costituzionale così facendo afferma che la rimodulazione retroattiva degli incentivi al fotovoltaico è legittima. Le ragioni del rigetto saranno conosciute solo col deposito della sentenza che non ci sarà prima di un mese/un mese e mezzo. Solo allora sarà possibile comprendere le motivazioni con cui la Corte Costituzionale abbia ritenuto di non accogliere non solo le nostre censure (e quelle sollevate negli altri centinaia di ricorsi analoghi) ma anche quelle evidenziate con precisione dal TAR del Lazio che ha deciso, con innumerevoli ordinanze di rimessione, di trasmettere gli atti al giudice delle leggi, ritenendo le impugnate norme di dubbia costituzionalità. A questo punto, valuteremo, insieme ai nostri legali, quali azioni alternative poter eventualmente intraprendere a difesa delle posizioni che abbiamo sin qui espresso.

 
 

APPROVATO IL SERVIZIO DI VIGILANZA REGIONALE


servizio vigilanza regionale

Il Consiglio regionale ha approvato l’articolo del collegato alla legge di stabilità 2017che istituisce il Servizio regionale di Vigilanza, accorpando guardie provinciali e ispettori regionali in un unico corpo diretto e organizzato dalla Regione. Secondo l’assessore Giuseppe Pan, in questo modo si potranno assicurare uniformità e coordinamento alle funzioni di gestione e vigilanza in tutto il territorio regionale, come ad esempio per il controllo del bracconaggio.
Dal 1° gennaio 2017 i 174 agenti delle Polizie provinciali, attualmente dipendenti delle Province e della Città metropolitana di Venezia, e i 12 ispettori regionali di vigilanza nel settore primario confluiscono in un unico corpo di vigilanza e di controllo in materia ambientale, agroalimentare, faunistica e venatoria, coordinato da un unico responsabile regionale e impiegabile su tutto il territorio regionale.
I futuri agenti del Servizio regionale di vigilanza avranno il compito di vigilare su tutela e salvaguardia della fauna selvatica e dell’attività di caccia, nonché sulla fauna ittica e sulla pesca nelle acque. Avranno inoltre il compito di controllare le attività e i mercati agricoli, l’impiego di prodotti e fitofarmaci nelle colture, e di prevenire e reprimere le frodi agroalimentari. Infine, spetterà loro ogni ulteriore compito che la legislazione regionale e nazionale ha affidato alle Polizie provinciali, come la vigilanza in materia di cave e attività estrattive o in materia di accoglienza e turismo.

 
 

LATTE: FIRMATO IL DECRETO SULL'ORIGINE OBBLIGATORIA IN ETICHETTA PER LATTE E FORMAGGI


latte

È stato firmato dai Ministri Maurizio Martina e Carlo Calenda il decreto che introduce in etichetta l'indicazione obbligatoria dell'origine per i prodotti lattiero caseari in Italia.
La firma segue il parere positivo delle Commissioni Agricoltura della Camera e del Senato e l'intesa raggiunta in Conferenza Stato Regioni.
Con questo nuovo sistema, una vera e propria sperimentazione in Italia, sarà possibile indicare con chiarezza al consumatore la provenienza delle materie prime di molti prodotti come latte UHT, burro, yogurt, mozzarella, formaggi e latticini. Il provvedimento si applica al latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale.
Come già comunicato il decreto prevede che il latte o i suoi derivati dovranno avere obbligatoriamente indicata l'origine della materia prima in etichetta in maniera chiara, visibile e facilmente leggibile.
Le diciture utilizzate saranno le seguenti:
a) "Paese di mungitura: nome del Paese nel quale è stato munto il latte";
b) "Paese di condizionamento o trasformazione: nome del Paese in cui il prodotto è stato condizionato o trasformato il latte".
Qualora il latte o il latte utilizzato come ingrediente nei prodotti lattiero-caseari, sia stato munto, confezionato e trasformato, nello stesso Paese, l'indicazione di origine può essere assolta con l'utilizzo di una sola dicitura: ad esempio "ORIGINE DEL LATTE: ITALIA".
Se le fasi di confezionamento e trasformazione avvengono nel territorio di più Paesi, diversi dall'Italia, possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture:
latte di Paesi UE: se la mungitura avviene in uno o più Paesi europei;
latte condizionato o trasformato in Paesi UE: se queste fasi avvengono in uno o più Paesi europei.
Se le operazioni avvengono al di fuori dell'Unione europea, verrà usata la dicitura "Paesi non UE".
Sono esclusi solo i prodotti Dop e Igp che hanno già disciplinari relativi anche all'origine e il latte fresco già tracciato.

 
 

ETICHETTATURA: CHIARIMENTI DALLA COMMISSIONE UE

collegato fiscale

Il regolamento UE n. 1169/2011 sull’etichettatura ha trovato applicazione a decorrere dal 13 dicembre 2014 per quanto riguarda le disposizioni di etichettatura, presentazione e pubblicità degli alimenti e trova applicazione, dal 13 dicembre 2016, per quanto riguarda l’etichettatura nutrizionale.
Con l’applicazione del regolamento, le disposizioni della norma nazionale in materia di etichettatura sono parzialmente applicabili. Per tale motivo il Ministero dello sviluppo economico ha posto alcune specifiche questioni interpretative alla Commissione europea.
Pubblichiamo quindi le risposte della Commissione Europea che riguardano ad esempio l’etichettatura di prodotti come olio e vino, imballaggi stagionali e etichettatura di prodotti per il mercato B2B.
Scarica il documento

 
 

CAOS BLUE TONGUE, CHIEDIAMO CHIAREZZA

blue tongue

«La vicenda Blue Tongue è stata gestita in maniera confusa e non adeguata. Abbiamo stalle che hanno già vaccinato e aspettano il rimborso dall’Ulss e tante altre che non vaccinano. Non sappiamo più cosa fare e vorremmo avere un po’ di chiarezza».
Sara Pasetto, presidente della sezione lattiero-casearia di Confagricoltura Verona, si fa portavoce dei disagi degli allevatori, che in questi mesi di epidemia hanno subito i contraccolpi di una situazione che ha avuto parecchi risvolti negativi. «L’allarme ha portato ad aggravare i già pesanti carichi burocratici – spiega la Pasetto -, con una serie di controlli e di prelievi che hanno coinvolto molte stalle. Sui vaccini c’è stata una grandissima confusione: gli annunci della Regione, che aveva promesso il rimborso, hanno portato alcuni allevatori a vaccinare i bovini, con esborsi di migliaia di euro che probabilmente andranno in fumo. Adesso, infatti, pare che la vaccinazione per i bovini non sia più obbligatoria. La realtà è che nessuno ci sta dicendo più nulla e neppure i veterinari sanno bene il da farsi, a fronte dell’impasse della Regione».

 
 

BLUE TONGUE: SOSPESI GLI ACCORDI INTERREGIONALI CON PUGLIA E LAZIO

In considerazione delle vigenti disposizioni nazionali relative alla movimentazione sul territorio di animali sensibili alla Blue Tongue, in accordo con i Servizi Veterinari delle Regioni Puglia e Lazio, si comunica che sono sospesi gli accordi interregionali per la movimentazione, dalle suddette Regioni, di vitelli (< 90 giorni) nati da madri non vaccinate nei confronti dei sierotipi presenti nei territori di partenza (BTV 1 e 4).

 
 

CASO DI AVIARIA: MISURE PREVENTIVE DI BIOSICUREZZA NEGLI ALLEVAMENTI AVICOLI

Lo scorso 29 novembre, l’IZS delle Venezie ha confermato la positività per virus influenzale H5 LPAI su campioni prelevati, nell’ambito dell’attività di sorveglianza, in un allevamento di esemplari ornamentali sito in Provincia di Mantova.
Gli animali presenti nell’allevamento sono circa un centinaio tra polli e anatidi.
In conformità alle norme i Servizi veterinari competenti hanno adottato le misure previste: sequestro dell’allevamento, l’istituzione di una zona di restrizione di 1 Km di raggio, nonché l’abbattimento e distruzione dei volatili presenti.
Si sottolinea l’opportunità di mantenere molto alta l’attenzione sulla Influenza aviare in questo periodo, soprattutto sul rispetto delle misure di biosicurezza che, seppure possano garantire un pur minimo limite alla diffusione del virus, rimangono procedure importati da seguire.

 
 

IL RITORNO DEL MOD. F24 DI PAGAMENTO CARTACEO

Com'è noto, dal 2007, i titolari di Partita IVA devono effettuare i pagamenti con il modello F24 esclusivamente in via telematica.
Da ottobre 2014 sono state introdotte ulteriori limitazioni alle modalità di presentazione dei modelli F24.

 
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