Newsletter-Confagricoltura-Venezia n. 26 del 5/09/16

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venezia

argine trattore

Newsletter n. 26 del 5/09/16

Indice:

  1. Doc delle Venezie, grande chance per il Veneto;
  2. Glifosato: prodotti revocati e nuove restrizioni;
  3. Smaltimento scorte Glifosato: “Serve una deroga sui termini”;
  4. PSR: aperti i bandi su infrastrutture silvopastorali, terreni danneggiati, energie rinnovabili e misure forestali;
  5. Gasolio Agevolato - Avepa riconosce il supplemento;
  6. Mobilità venatoria: rischio di incostituzionalità della norma regionale;
  7. Diritto di prelazione per lo IAP;
  8. Agricoltura sociale: Confagricoltura istituisce un premio di €50.000 per le fattorie sociali;
  9. Vademecum sicurezza negli ambienti di lavoro.

 

DEAR Visitatore,

DOC DELLE VENEZIE, GRANDE CHANCE PER IL VENETO

 Pinot grigio 2

“Per il territorio veneto si apre una grande opportunità con questa nuova doc, che potrà valorizzare il Pinot Grigio seguendo l’ottimo risultato ottenuto con il Prosecco che ha allargato la sua area di coltivazione anche al Friuli.”. Christian Marchesini, presidente dei viticoltori di Confagricoltura Veneto, commenta così il primo atto della costituzione della nuova doc Pinot Grigio delle Venezie, che ieri a Verona si è avviata verso la volata finale con un incontro di pubblico accertamento convocato dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. All’incontro erano presenti consorzi e viticoltori da tutto il Triveneto.                                 “Con un grande impegno da parte di tutta la filiera siamo riusciti in un’impresa che ci consentirà di avere una massa critica adeguata per imporsi sui mercati internazionali – dice soddisfatto Marchesini -. La doc interregionale delle Venezie, con un brand fortemente evocativo e prestigioso, sarà la risposta più adatta per tutelare e promuovere in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino, tra le più importanti regioni della vitivinicoltura nazionale, lo sviluppo di questo vitigno, da cui si ottiene un vino la cui domanda è in costante crescita sul mercato internazionale.

 

 
 

GLIFOSATO: PRODOTTI REVOCATI E NUOVE RESTRIZIONI

glifosato

Il Decreto del Ministero della Salute del 16 agosto 2016 ed in vigore dal 22 agosto 2016, vieta l’uso dei prodotti contenenti la sostanza attiva Glyphosate in combinazione con il coformulante ammina di sego polietossilata.

Scarica l’elenco con il nome commerciale dei prodotti revocati

I rivenditori hanno la possibilità di vendere le scorte di questi prodotti entro 3 mesi dall’entrata in vigore del decreto, ovvero dal 22 agosto; mentre gli imprenditori agricoli possono utilizzare le loro scorte per altri 6 mesi dall’entrata in vigore del decreto.       Vedi il testo integrale del decreto al        seguente link.                               

Il decreto inoltre, recependo il Regolamento UE 1313/2016, vieta l’utilizzo di prodotti contenenti glifosato in pre-raccolta, nelle aree frequentate dalla popolazione o dai gruppi vulnerabili, ed infine specifica alcuni divieti specifici per usi non-agricoli al fine di tutelare la qualità delle acque sotterranee.                     


 
 

SMALTIMENTO SCORTE GLIFOSATO: SERVE UNA DEROGA SUI TERMINI

“I tempi per lo smaltimento del glifosate sono troppo ristretti. Vanno allungati di almeno otto mesi per consentire l’esaurimento delle scorte agli agricoltori e alle aziende”. E’ questa la posizione di Confagricoltura Veneto sulla revoca dell’autorizzazione dei prodotti a base di glifosate scattata il 22 agosto.

I tempi stabiliti non sono sufficienti in quanto il glifosate non si utilizza in questa stagione ma in primavera, quando ripartono le coltivazioni e torna a crescere l’erba. Impossibile, di conseguenza, eliminare adesso le scorte, che rimarranno in deposito tutto l’inverno e verranno utilizzate l’anno prossimo. Confagricoltura Veneto auspica quindi che vengano estesi i tempi delle deroghe a gran parte del 2017, in modo da non mettere in difficoltà aziende agricole che sono già in ginocchio a causa della crisi, del crollo dei prezzi e dei gravi ritardi degli aiuti Pac.


 
 

PSR: APERTI I BANDI SU INFRASTRUTTURE SILVOPASTORALI, TERRENI DANNEGGIATI, ENERGIE RINNOVABILI E MISURE FORESTALI

psr 14 20

I beneficiari avranno dai 60 ai 90 giorni di tempo per presentare domanda e accedere ai finanziamenti previsti per cinque misure.                                                         Ricordiamo che da venerdì 12 agosto gli agricoltori veneti possono concorrere all’assegnazione dei 30,7 milioni del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 per infrastrutture silvo-pastorali, terreni danneggiati, energie rinnovabili e misure forestali.

10 milioni per le “Infrastrutture viarie silvopastorali, ricomposizione e miglioramento fondiario e servizi in rete”,
3 milioni per “Investimenti per il ripristino di terreni e del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali”,                                                                                                         4 milioni per “Creazione e sviluppo della diversificazione delle imprese agricole”,
12,7 milioni per “Investimenti in tecnologie forestali e nella trasformazione, mobilitazione e commercializzazione dei prodotti forestali”,
1 milione di euro per “Costituzione e gestione dei gruppi operativi PEI in materia di produttività e sostenibilità in agricoltura”.                                                           I bandi riguardano interventi di diversa natura: ad esempio, la costituzione di Partenariati Europei per l’Innovazione (PEI), con un impegno della Regione di investire 28 milioni di euro entro il 2020 per sviluppare e promuovere la collaborazione tra imprese e centri di ricerca europei, al fine di realizzare idee innovative suggerite dalle aziende; misure di sostegno agli investimenti per il ripristino dei terreni e del potenziale produttivo agricolo danneggiato da calamità naturali, verificatesi a gennaio-febbraio 2014 in provincia di Verona, al fine di ripristinare gli impianti di actinidia danneggiati dalle piogge alluvionali; la costruzione o ristrutturazione di impianti per la produzione di energia da parte di aziende agricole che utilizzino lo scarto di produzione per produrre energia utile al funzionamento dell’attività stessa.                                                            Maggiori dettagli sui bandi possono essere recuperati nei siti regionali http://www.piave.veneto.it e http://www.regione.veneto.it sezione bandi-agricoltura.


 
 

GASOLIO AGEVOLATO - AVEPA RICONOSCE IL SUPPLEMENTO

agevolazioni gasolio

Alla luce delle richieste pervenute dalle associazioni agricole per la concessione di assegnazioni supplementari di carburante agricolo agevolato e dei dati dell’Arpav che hanno confermato la scarsa piovosità dell’ultimo periodo, Avepa, con decreto del direttore n. 94 del 04 agosto 2016, ha approvato le assegnazioni supplementari di carburante agricolo agevolato per l’irrigazione di soccorso per l’anno 2016.                                     L’autorizzazione ha interessato tutte le province del Veneto (ad eccezione di Belluno), per le colture di mais, sorgo, soia, girasole, leguminose, barbabietole, tabacco, pomodoro, ortaggi, piante officinali, erba e pascoli, frutta, viti, pioppo e vivai. Per la domanda di “supplemento” gli agricoltori possono rivolgersi al CAA delle Venezie, presso gli uffici di Confagricoltura.


 
 

MOBILITA' VENATORIA: RISCHIO DI INCOSTITUZIONALITA' DELLA NORMA REGIONALE

Il Governo ha impugnato davanti alla Corte costituzionale la legge regionale 18 del 2016 nella parte in cui introduce la cosiddetta mobilità venatoria: la possibilità, cioè, di praticare un tipo di caccia diverso da quello prescelto (quindici giornate di caccia in forma vagante se si è optato per quella da appostamento fisso e viceversa e la possibilità di cacciare gli uccelli migratori per trenta giornate) in tutti gli Ambiti territoriali di caccia del Veneto a partire dal 1 ottobre di ogni anno e senza chiedere il permesso all’ambito ospitante.                                             Altre norme della legge 18/2016 impugnate dal Governo: l’addestramento dei cani da caccia protratto per tutto l’anno anche con l’abbattimento di fauna d’allevamento; la caccia da natante; le misure di contenimento del cormorano, che è specie protetta. La parola ora passa alla Corte costituzionale, che stabilirà se le scelte adottate dalla Regione siano legittime o meno.


 

 
 

Diritto di prelazione per lo IAP

 iap

A partire dal 25 agosto 2016, con l’entrata in vigore della L. 154/2016, chi mette in vendita un fondo rustico deve riconoscere il diritto di prelazione anche all’imprenditore agricolo professionale proprietario del terreno confinante con quello oggetto di cessione, purché sullo stesso non siano insediati mezzadri, coloni, affittuari, compartecipanti o enfiteuti coltivatori diretti.
La norma richiede, per consentire allo IAP l’esercizio della prelazione, che lo stesso sia iscritto alla previdenza agricola.
La legge non richiede che sussista il requisito di cui all’articolo 8 della legge 590/1965, in relazione all’articolo 31 della suddetta legge, e cioè che la capacità lavorativa dell’imprenditore agricolo professionale e della sua famiglia, sia pari a un terzo del fabbisogno lavorativo del terreno gestito e di quello che si intende accorpare, attraverso l’esercizio della prelazione legale agraria. Non possono infatti richiedersi all’imprenditore agricolo professionale (IAP) condizioni incompatibili con la sua figura, condizioni che sono soltanto proprie del coltivatore diretto e la cui mancanza non può essere d’ostacolo al riconoscimento del beneficio a favore dello IAP stesso. Sarebbe contraddittorio estendere allo Iap il diritto di prelazione previsto per il coltivatore diretto, per poi negarlo nel caso in cui mancassero le condizioni che solo il coltivatore diretto può avere.
L’esercizio del diritto di prelazione a favore dell’imprenditore agricolo professionale si ritiene sia da riconoscere, anche se occorrerà attendere i pronunciamenti confermativi giurisprudenziali, non solo alle persone fisiche, ma anche alle società agricole a base personale di cui l’amministratore sia in possesso della qualifica di IAP, in base all’articolo 2 del decreto legislativo n. 99 del 2004.
Il diritto di prelazione non viene, invece, riconosciuto all’affittuario di terreno posto in vendita, in possesso della qualifica di IAP.

 

 

 
 

AGRICOLTURA SOCIALE: CONFAGRICOLTURA ISTITUISCE UN PREMIO DI  50.000 EURO PER LE FATTORIE SOCIALI

 aria

Confagricoltura e la Onlus Senior – L’età della Saggezza hanno istituito il bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale” che premierà il miglior progetto di agricoltura sociale in Italia.
Riservato a imprenditori agricoli singoli o associati, cooperative sociali che esercitano attività agricola e altre forme di associazione di promozione sociale, il concorso è stato presentato ufficialmente al Meeting di Rimini e prevede l’assegnazione di 50.000 euro al progetto di agricoltura sociale più significativo.
Sono tre le aree in cui si potranno sviluppare nei progetti che concorrono al premio: potenziamento e sviluppo di servizi socio educativi e/o socio assistenziali già esistenti; sperimentazione di nuovi servizi educativi o assistenziali, costruzione di reti e partenariati tra i diversi attori territoriali.                                         Molteplici gli ambiti, che spaziano dall’inserimento di persone con disabilità all’educazione ambientale e alimentare, fino alla salvaguardia della biodiversità attraverso le fattorie sociali.                                                                            Le proposte devono distinguersi per il carattere innovativo, per la capacità di rispondere a una criticità ben identificata del territorio, nonché per metodi di valutazione e di comunicazione appropriati. Beneficiari finali possono essere i minori e i giovani in situazione di disagio sociale, gli anziani, i disabili e gli immigrati che godono dello stato di rifugiato e richiedenti asilo.


 

 
 

Vademecum sicurezza negli ambienti di lavoro

 opuscolo sicurezza

Per ricordare i principali obblighi in materia di sicurezza sul lavoro delle aziende agricole, sia con lavoratori dipendenti che di soli autonomi (coltivatori diretti, collaboratori, ecc..), Confagricoltura Veneto ha predisposto una guida pratica e sintetica che contiene tutte le norme e gli adempimenti necessari in materia di sicurezza. Inoltre, come sempre, le aziende interessate  possono rivolgersi agli uffici di Confagricoltura per usufruire dei corsi di formazione previsti dalle norme di legge.

Scarica il vademecum


 

 
 

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