Newsletter Confagricoltura Venezia n. 10 del 21/03/16

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Newsletter n. 10 del 21/03/2016

Indice:

    1. Consiglio Agricoltura UE: le misure anti crisi ;
    2. Latte: misura Ue insufficienti, avanti con la protesta;
    3. Latte: arriva moratoria 30 mesi per debiti aziende agricole Accordo Abi-Mipaaf;
    4. Credito PMI: progetto di legge regionale;
    5. Pioppicoltura: il presidente della sezione regionale incontra l’Assessore Pan;
    6. Gasolio agricolo: aggiornamento tabelle ettaro coltura;
    7. Collegato agricolo: aggiornamenti in materia di prelazione agraria;
    8. Videosorveglianza: principali adempimenti e sanzioni;
    9. Di prossima scadenza la presentazione dell'elenco clienti e fornitori;
    10. Dimissioni dal rapporto di lavoro: procedura telematica in vigore dal 12 marzo;
    11. Incontro “Le nuove regole in viticoltura” – seconda edizione;
    12. Campagna assicurativa 2016 - Avviso del Consorzio di difesa;
    13. Vigneti: domande per nuove autorizzazioni fino al 31 marzo.
 

DEAR Visitatore,

Consiglio Agricoltura UE: le misure anti crisi

consiglio ue

Si è concluso il 14 Marzo l'atteso Consiglio Agricoltura dell'UE, chiamato a dare l'ok al Commissario Hogan per l'implementazione di alcune misure anti-crisi per il settore agricolo.
Di seguito riportiamo i punti principali dell’accordo.

  • Riduzione volontaria della produzione di latte (applicazione art.222 Ocm unica). Il finanziamento si potrà fare attraverso fondi nazionali (de minimis o aiuti di Stato straordinari, vedi sotto) o attraverso il top-up del pacchetto anti-crisi di settembre, per i paesi che ancora non l’hanno utilizzato.
  • Rappoddio dei quantitativi all’intervento: 218.000t per latte scremato in polvere e 100.000t per burro (senza aumento del prezzo di intervento)
  • Proposta, nei prossimi giorni, di un nuovo schema per l’ammasso nel settore suinicolo
  • Possibilità di concedere un aiuto di Stato straordinario (“stile de minimis”) di 15.000 euro all’anno per azienda (senza che questo incida sul massimale nazionale del de minimis)
  • Aumento da 15.000 a 30.000 della soglia de minimis, che la Commissione è chiamata a proporre nei prossimi mesi
  • Proroga di 1 anno del regime straordinario per l’ortofrutta
  • Più fondi per la promozione per latte e suini, non solo per mercato paesi terzi ma anche interno
  • Maggiore flessibilità e celerità per eventuali modifiche sostanziali o di bilancio dei PSR.  Richiesta alla Banca Europea per gli Investimenti di proporre nuovi strumenti finanziari (export credit, price volatility found)
  • Creazione di un osservatorio di mercato per la carne

Queste proposte dovranno ora essere concretizzate nella stesura di testi legislativi (atti di esecuzione o atti delegati).

Una prima analisi dell'efficacia di queste misure sarà fatta in occasione del Consiglio Agricoltura di giugno, allorché si potrebbe anche prendere in considerazione lo stanziamento di nuovi fondi UE, che però molto probabilmente dovranno provenire dalla riserva di crisi.

 
 

Latte: misura Ue insufficienti, avanti con la protesta

mucca

Dicono no, i produttori di latte di Confagricoltura Veneto, alle offerte srotolate sul tavolo dal Consiglio dei ministri della Ue, che nei giorni scorsi a Bruxelles ha preso in esame la grave crisi che attanaglia alcuni comparti agricoli, tra cui il lattiero caseario. Fabio Curto, presidente della sezione lattiero casearia di Confagricoltura Veneto, concorda con il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, che ha definito gli interventi della Ue “privi di una visione strategica per affrontare la questione in maniera concreta e strutturale”. “La misura annunciata da Bruxelles di ritirare 218 mila tonnellate di latte scremato in polvere e 100 mila tonnellate di burro aiuta l’industria di trasformazione, non gli allevatori – spiega Curto -. Non solo. Anche la riduzione volontaria della produzione di latte è un palliativo, che rischia di essere controproducente e squilibrare il mercato. Ben altro senso e impatto sulle nostre stalle a rischio chiusura avrebbe avuto un sistema di contingentamento delle produzioni, che noi abbiamo chiesto tramite il ministro Martina, che comporterebbe una riduzione annua di latte del 3 o 4 per cento rispetto all’anno precedente in cambio di un incentivo di aiuti, ad esempio 10 centesimi al litro. Per finanziare la misura sarebbero stati necessari 200 milioni di euro, che evidentemente la Ue non ha voluto investire”.

 
 

Latte: arriva moratoria 30 mesi per debiti aziende agricole Accordo Abi-Mipaaf

latte banconote

L’agricoltura la spunta sulle banche e tirano un respiro di sollievo le aziende, in primis quelle del comparto zootecnico, indebitate con mutui. Arriva una moratoria di 30 mesi dei debiti bancari degli allevatori grazie al protocollo d’intesa sottoscritto nei giorni scorsi dal ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e il presidente dell’Abi (Associazione bancaria italiana) Antonio Patuelli per il rilancio del settore lattiero caseario. L’accordo prevede il meccanismo per la sospensione dei pagamenti dei mutui sottoscritti dalle imprese allevatoriali, attraverso le misure del Fondo latte per la ristrutturazione dei debiti degli allevatori del Ministero e l’Accordo per il Credito 2015. “Servono risposte nuove – ha commentato il ministro Martina – a una delle più forti crisi strutturali nel settore lattiero europeo. E l’accordo di oggi per la moratoria dei mutui per due anni e mezzo è un passo concreto in avanti. Un’azione che rafforza l’operatività del nostro Fondo latte da 50 milioni di euro e va a incidere su uno dei fronti più delicati, come quello del credito, provando ad aiutare le imprese lattiere in questa fase. L’Italia prosegue il lavoro quotidiano per il comparto lattiero, perché c’è bisogno di risolvere questioni mai affrontate anche a livello europeo”.
“Finalmente un provvedimento concreto che va incontro alle necessità di tesoreria dei nostri allevatori. Una misura che avevamo richiesto come Confagricoltura e davvero atteso, che consentirà di dare liquidità immediata alle imprese”. Ha commentato così Luigi Barbieri, il presidente della Federazione Nazionale Produttori Latte bovino di Confagricoltura. “E’ un momento difficilissimo per il comparto – ha osservato Barbieri –, per la congiuntura di mercato e la pressione competitiva altissima. Dopo la delusione del Consiglio agricolo, che ha rinviato molte decisioni essenziali, cogliamo ora questo obiettivo che, come abbiamo più volte richiesto, consentirà di migliorare la situazione finanziaria degli allevamenti”.
“Confidiamo infine – ha concluso il presidente della Federazione latte di Confagricoltura – nei risultati del tavolo tecnico previsto dal protocollo ABI-Mipaaf per varare nuovi strumenti di garanzia per favorire il ricorso al credito da parte delle imprese del settore agricolo”.

 
 

Credito PMI: progetto di legge regionale

Confagricoltura Veneto è stata consultata dalla Terza Commissione del Consiglio regionale sul progetto di legge n.12/2015 di iniziativa Zaia. Il progetto di legge si propone di far confluire tutte le forme di agevolazione all'accesso al credito per le PMI, ivi comprese quelle riguardanti l’agricoltura, in un unico fondo di rotazione, quello di cui alla legge regionale n.5/2001 gestito da Veneto Sviluppo, il cui funzionamento fino ad ora è considerato più che soddisfacente. Obiettivo dell'iniziativa è quello di semplificare il sistema di agevolazione per l'accesso al credito in Veneto, rendendolo più efficace, più rapido e meno costoso, nell'esclusivo interesse delle imprese interessate.
Confagricoltura Veneto ha affermato che, su questi presupposti, l’obiettivo perseguito con l’iniziativa in esame può essere teoricamente condivisibile, ma solo a condizione che le esigenze e le specificità del mondo imprenditoriale agricolo non vengano sacrificate. In termini più precisi, rimane la preoccupazione che la creazione di un fondo unico porti ad una riduzione delle risorse destinate al settore agricolo, oltre che ad una complicazione delle procedure previste per l’accesso al fondo. Di conseguenza, il parere positivo di Confagricoltura Veneto sull’iniziativa è stato subordinato a due condizioni fondamentali: il mantenimento di una dotazione specifica per il settore agricolo; la messa a regime di procedure semplici e coerenti con le necessità e le peculiarità delle aziende agricole.

 
 

Pioppicoltura: il presidente della sezione regionale incontra l’Assessore Pan

Si è svolto lo scorso 15 Marzo l’incontro tra Gian Luigi Pippa, presidente della sezione pioppi di Confagricoltura Veneto, e l’Assessore all’Agricoltura Giuseppe Pan. L’incontro è stato l’occasione per presentare all’Assessore il ruolo fondamentale della coltivazione del pioppo nella nostra regione ma anche la grave situazione del settore che oggi sta subendo in Italia una forte riduzione degli ettari coltivati (dai 140.000 ettari negli anni 80 agli attuali 40.000) in controtendenza rispetto al resto del mondo dove la pioppicoltura aumenta.

Data la grave crisi del settore, che nella nostre regione è oggi al limite della convenienza economica, il presidente Pippa ha chiesto ufficialmente all’Assessore l’apertura di un bando all’interno della misura 8.1 del nuovo Psr che permetta di ridurre le spese per la piantumazione. E’ stato inoltre ricordato all’Assessore l’accordo firmato nel Gennaio 2014 tra cinque regioni del nord Italia, tra cui il Veneto, in cui ci si impegnava, attraverso una serie di azioni, a incrementare le superfici destinate alla pioppicoltura e che, ad oggi, è stato completamente disatteso.
Nei prossimi giorni Confagricoltura Veneto invierà in Regione una lettera formale con tutte le richieste emerse durante l’incontro tra le quali ci sono anche: la creazione in ambito regionale di una consulta sul pioppo e la partecipazione della Regione Veneto ai lavori del Tavolo di Filiera Legno e all’Osservatorio Nazionale per il Pioppo.


 
 

Gasolio agricolo: aggiornamento tabelle ettaro coltura

gasolio

Si informa che è stato pubblicato in GU il DM 30 dicembre 2015 in materia di gasolio agricolo. Il provvedimento ha l’obiettivo prioritario di aggiornare le tabelle sull’ettaro coltura prevedendo un maggior numero di colture, di tipologie di lavori ammissibili nonché, in diversi casi, quantitativi più congrui rispetto alle reali esigenze delle imprese agricole operanti nei diversi comparti, anche tenendo conto dell’evoluzione tecnologica del settore.

Il provvedimento introduce alcune novità.

 

 
 

Collegato agricolo: aggiornamenti in materia di prelazione agraria

 Prelazione agraria

Il collegato agricolo approvato nei giorni scorsi ha modificato e semplificato alcune norme relative alla prelazione agraria. In particolare è stato riconosciuto il diritto di prelazione (ex lege n. 871 del 1971) all’imprenditore agricolo professionale (IAP) iscritto all’Inps proprietario di terreni confinanti con fondi offerti in vendita, purchè sugli stessi non siano insediati mezzadri, coloni, affittuari, compartecipanti o enfiteuti coltivatori diretti. Con questa norma si amplia quindi la categoria di soggetti confinanti che possono esercitare il diritto di prelazione equiparando in questo senso la figura dell’imprenditore agricolo professionale a quella del coltivatore diretto solo nei casi di vendita di fondo confinante.
Ne consegue però che il diritto di prelazione da parte dell’affittuario insediato sul terreno venduto continuerà ad essere riservato esclusivamente al coltivatore diretto.
L’estensione del diritto di prelazione del confinante agli IAP appare un primo segnale per favorire, attraverso l’accorpamento di fondi limitrofi, la creazione di aziende agricole di maggiore estensione.

 
 

Videosorveglianza: principali adempimenti e sanzioni

videosorveglianza novita

Si ritiene opportuno informare i soci circa i principali adempimenti richiesti dal Provvedimento del Garante in materia di videosorveglianza.

1. Informativa

La legge attualmente in vigore prevede che tutti gli interessati debbano essere informati del fatto che stanno per accedere ad una zona videosorvegliata. Non sono specificati dal Garante il posizionamento o la dimensione dei cartelli utili all’informativa ma sono richiamati alcuni principi di massima tra cui i seguenti:

  • Il cartello deve avere un formato e un posizionamento tale da risultare visibile e dovrà essere opportunamente illuminato in caso di funzionamento notturno;
  • Nel caso in cui l’area videosorvegliata sia ampia o siano presenti più telecamere, si dovrà valutare la presenza di più cartelli;
  • Nel caso in cui il trattamento di dati avvenga tramite sistemi di videosorveglianza collegati direttamente con forze di polizia, il cartello dovrà indicare tale collegamento.

Oltre al cartello, il Garante ha previsto che il titolare debba redigere un testo completo di informativa che deve essere reso disponibile agevolmente agli interessati (tramite siti internet, affissioni in bacheca o avvisi agli sportelli…) e in cui devono essere indicati gli elementi previsti all’art. 13 del D.lgs. 196/03 in materia di “Regole generali per il trattamento dei dati”.


 
 

Di prossima scadenza la presentazione dell'elenco clienti e fornitori

tasse fisco

Il prossimo 11 aprile (contribuenti con liquidazione IVA mensile) e il 20 aprile (gli altri contribuenti) scade il termine per la presentazione all'Agenzia delle Entrate dell'elenco clienti e fornitori (chiamato anche “spesometro”) con riferimento all'anno 2015.                  Si tratta di un adempimento al quale sono generalmente obbligate tutte le imprese e che consiste nel comunicare le cessioni di beni e prestazioni di servizi rese e ricevute nell'anno precedente, per le quali sussiste l'obbligo di emettere la fattura, qualunque sia l'ammontare, compresi i dati dei clienti/fornitori; per le operazioni documentate da scontrino o ricevuta fiscale non è necessario effettuare la comunicazione al di sotto dell'importo di 3.600 euro, IVA compresa. Restano escluse dalla comunicazione le importazioni, esportazioni ed operazioni intracomunitarie.  Anche le imprese agricole sono tenute a detto adempimento, compresi gli agricoltori in regime di esonero IVA (volume d'affari inferiore a € 7.000).
La trasmissione all'Agenzia delle Entrate va effettuata esclusivamente in via telematica, utilizzando lo specifico modello denominato “Modello di comunicazione polivalente”.

In caso di omessa presentazione o di presentazione con dati incompleti o errati, è applicabile la sanzione da € 250 a € 2.000.

 
 

Dimissioni dal rapporto di lavoro: procedura telematica in vigore dal 12 marzo

dimissioni

Dal 12 marzo scorso, il lavoratore che vuole dimettersi, deve farlo con una nuova procedura telematica obbligatoria a pena di inefficacia. Tale procedura è prevista anche in caso di risoluzione consensuale.
Il nuovo obbligo è stato introdotto principalmente per scongiurare il fenomeno delle dimissioni cosiddette “in bianco”.
In particolare, è stato previsto che i lavoratori intenzionati a rassegnare le dimissioni o a risolvere consensualmente il rapporto di lavoro si avvalgano esclusivamente di appositi moduli telematici resi disponibili dal Ministero del Lavoro attraverso il sito web istituzionale (che verranno inviati telematicamente anche al datore di lavoro e alla Direzione Territoriale del Lavoro competente). La comunicazione telematica delle dimissioni può essere operata, oltre che direttamente dal singolo lavoratore , anche per il tramite di alcuni soggetti abilitati -patronati, organizzazioni sindacali, enti bilaterali e commissioni di certificazione)- che trasmettono il modulo per conto del lavoratore.

Esclusioni

La procedura telematica per la comunicazione delle dimissioni e delle risoluzioni consensuali non si applica:

- ai rapporti di lavoro domestico;                                                                                   - alle dimissioni/risoluzioni consensuali delle lavoratrici madri soggette alla convalida presso la DTL competente (art. 55, comma 4, D.Lgs n. 151/2001);
- alle dimissioni/risoluzioni consensuali intervenute nelle sedi di cui all'art. 2113, quarto comma, del codice civile (giudice, sede sindacale, commissione provinciale di conciliazione);
- alle dimissioni/risoluzioni consensuali intervenute presso le Commissioni di certificazione.

 
 

Incontro “Le nuove regole in viticoltura” – seconda edizione

venezia convegno

Per tutte le aziende che non sono riuscite ad essere presenti, Confagricoltura Veneto organizza una seconda edizione dell’incontro “Le nuove regole in viticoltura - Autorizzazioni all’impianto e dematerializzazione dei registri di cantina: come cambia la burocrazia del settore” L’incontro si terrà giovedì 24 marzo alle ore 9.30 presso la sede di Confagricoltura Veneto (Via Claudio Monteverdi, 15 – Mestre).                                             

Ecco il programma completo:

Saluti: Giulio Rocca -Presidente Confagricoltura Venezia


Relatori dell’incontro:
Luca Furegon –Avepa Responsabile Area Tecnica, competitività impresa
Dai diritti alle autorizzazione-Nuova gestione dello schedario viticolo

Gianluca Fregolent -Direttore ICQRF di Conegliano

Registri Vitivinicoli –Si Dematerializza!

Per info e adesioni: Segreteria organizzativa –Confagricoltura Veneto Tel. 041 987400 clarissa.gulotta@confagricolturaveneto.it


Scarica la locandina dell'evento

 
 

CAMPAGNA ASSICURATIVA 2016 AVVISO DEL CONSORZIO DI DIFESA

campagna 2016

Con una sua nota il Consorzio di Venezia di difesa delle colture agrarie dalle Avversità ci informa che è aperta la campagna assicurativa 2016. Il Consorzio invita pertanto i soci interessati a predisporre il Piano Assicurativo Individuale ( PAI ) prima di assicurare e di attivare al più presto la copertura dalle avversità per le  produzioni vegetali dell'annata. Al riguardo ricordiamo che le scadenze previste, per la stipula della polizza assicurativa sono:

30 aprile per le colture autunno primaverile  e le colture permanenti;

31 maggio per le colture a ciclo primaverile;

15 luglio per le colture a ciclo estivo e per i secondi raccolti;

31 ottobre per le colture a ciclo autunno invernale e vivistiche.

Il consorzio di difesa è a disposizione per ogni eventuale dubbio o chiarimento. Questi di seguito sono i recapiti del Consorzio: CONDIFESA VENEZIA Consorzio Difesa Colture Agrarie  Via G. Pepe 142 - 30172 – MESTRE(VE) - Tel 041/971322 Fax 041/971952

www.condifesave.it

 
 

Vigneti: domande per nuove autorizzazioni fino al 31 marzo

vite

Ricordiamo che le domande per le autorizzazioni di nuovo impianto di vigneti potranno essere presentate dal 15 febbraio al 31 marzo in ambito SIAN.
L’unico criterio di ammissibilità, almeno per questa prima annualità, è la presenza nel fascicolo aziendale, aggiornato e validato, di una superficie agricola utilizzabile pari o superiore a quella per la quale è richiesta l’autorizzazione. Sono esclusi dal computo della superficie agricola utilizzabile, i vigneti e le superfici vincolate.
Rispetto a quest’ultima fattispecie la circolare non è chiara, Confagricoltura ha chiesto al Mipaaf di esplicitare la procedura per poter inserire nel sistema le superfici vincolate ma trasformabili in vigneto. Entro il 1 giugno le Regioni o P.A. rilasceranno le autorizzazioni ed entro il 10 giugno i beneficiari potranno avvalersi della possibilità di rinunciare alle autorizzazioni solo nel caso in cui essa sia inferiore al 50% di quanto richiesto. Il beneficiario ha tre anni di tempo per utilizzare l’autorizzazione a partire dalla data di rilascio.

 
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