Newsletter Confagricoltura Venezia n. 8 del 7/03/16

 

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Newsletter n. 8  7/3/2016

Indice:

    1. Incontro “Latte: la sfida per produrre” Treviso 8 Marzo 2016;
    2. Presa Diretta: su RAI 3 Confagricoltura partecipa alla puntata “Chi ha paura degli Ogm?”;
    3. Suinicoltura, Ava e Confagricoltura: “Aziende venete messe in ginocchio, servono sinergie o saremo costretti a chiudere”;
    4. Misure per i giovani in agricoltura;
    5. Fondo per gli investimenti nel settore lattiero caseario: bozza di decreto;
    6. Nutrie: presentato in Regione un disegno di legge;
    7. Firmato il decreto sull'uso del digestato;
    8. Le note di variazione Iva - ovvero cosa si può fare quando il cliente non paga;
    9.  Convenzione UNIERO;
    10.  Agriturismi: Proroga Compensi Siae 2016.
 

Incontro “Latte: la sfida per produrre” Treviso 8 Marzo 2016;

latte sfida produrre

Confagricoltura Veneto invita tutti i soci allevatori a partecipare all’incontro “Latte: la sfida per produrre” promosso in collaborazione con la Cia, che si terrà martedì 8 marzo alle 10.30 nella biblioteca di Vedelago in provincia di Treviso. L’incontro sarà l’occasione per tracciare le possibili vie d’uscita dalla grande crisi italiana ed europea, scaturita anche dalla fine delle quote latte. Saranno presenti, infatti, i rappresentanti di alcune tra le più importanti realtà lattiero casearie italiane: Nisio Paganin, direttore generale di Agriform; Marco Ottolini, direttore di Aop Latte Italia e Adonis Bettoni, consigliere di amministrazione di Granarolo.

 Per info e adesioni: clarissa.gulotta@confagricolturaveneto.it

 

Scarica il volantino dell’evento

 
 

Presa Diretta: su RAI 3 Confagricoltura partecipa alla puntata “Chi ha paura degli Ogm?”

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Nella puntata di domenica 28 febbraio di PresaDiretta, programma di Rai3, si è parlato di biotecnologie ed Ogm. Il conduttore della trasmissione, Riccardo Iacona, si è recato nella sede di Confagricoltura Padova, dove ha intervistato Marco Pasti, presidente della sezione seminativi di Confagricoltura Veneto e presidente dell’Associazione Italiana maiscoltori. Intervento anche di Deborah Piovan (imprenditrice agricola di Confagricoltura, che produce mais nella provincia di Padova) e Piergiovanni Ferrarese (giovane agricoltoltore di Anga Verona).

Per quanti non avessero visto il programma, riportiamo il link da cui è possibile rivedere la puntata.

 
 

Suinicoltura, Ava e Confagricoltura: “Aziende venete messe in ginocchio, servono sinergie o saremo costretti a chiudere”

allevamento suini

Consumo di carne in calo, prezzi medi in caduta, export in sofferenza a causa del mercato russo. Periodo nero per gli allevamenti suinicoli del Veneto, che la scorsa settimana si sono trovati a Padova nella sede della neonata Ava, l’Associazione veneta allevatori che ha fuso le associazioni delle province di Padova e Treviso, per fare il punto sulla difficile situazione di mercato e parlare dei possibili sbocchi per uscire da una crisi che rischia di condurre alla chiusura piccole e grandi aziende della provincia.   Alla riunione erano presenti l’allevatore Rudy Milani, presidente della sezione economica Allevamenti suinicoli di Confagricoltura Veneto, Alessandro Calliman, agronomo di Ava e Lorenzo Fontanesi, presidente di Opas, una delle più importanti organizzazioni di produttori di suini a livello italiano. I dati emersi sono chiari. Nel 2015 i consumi di carne suina fresca in Italia hanno segnato una contrazione del 7,5 per cento, mentre quello di carne trasformata è sceso dell’1,8 per cento. Crolla anche il prezzo medio annuo di vendita dei suini, che a fine anno si attestava su 1,36 euro al chilo (-7,1 per cento rispetto al 2014) e in questo mese è ulteriormente sceso a 1,20.


 
 

 

Misure per i giovani in agricoltura

ismea giovani

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che sono operative le misure del pacchetto Generazione Campolibero che mira a favorire l'ingresso delle nuove generazioni in agricoltura, mettendo a disposizione degli strumenti specifici a supporto dei giovani imprenditori agricoli: mutui a tasso zero, credito per favorire l'imprenditoria giovanile, fondi per supportare la nascita e lo sviluppo di start up agri-food, ma anche più innovazione con il credito di imposta per il commercio elettronico di prodotti agroalimentari. Un piano da 160 milioni, tra risorse interne e fondi Ismea-Bei, che ha l'obiettivo di favorire il ricambio generazionale, sostenendo il comparto e creando nuovi sbocchi occupazionali.           

 
 

Fondo per gli investimenti nel settore lattiero caseario: bozza di decreto

lattiero

Si informano gli associati che è stata inviata dalla Presidenza del Consiglio la bozza di Decreto Ministeriale sulla ripartizione delle risorse del Fondo per gli investimenti nel settore lattiero caseario concertata tra Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e il Ministero dell’Economia e delle Finanze per la sua approvazione nella prossima Conferenza Stato Regioni.                                                         Si ricorda che la dotazione finanziaria del suddetto Fondo era stata prevista ai sensi dell’articolo 1, commi 214-217, della legge n. 190 del 23 dicembre 2014 (legge di stabilità 2015) con un ammontare di 108 milioni di euro da suddividere negli anni 2015, 2016 e 2017.                                                                    Visto l’allungamento delle tempistiche per la stesura della bozza di DM in oggetto che ha interessato tutto il 2015 e le dotazioni conferite al settore dell’olio di oliva con la legge n. 91 del 2 luglio 2015 (28 milioni) nonché la rimodulazione delle dotazioni stabilite dalla legge di stabilità 2016, il suddetto Fondo prevede attualmente una dotazione finanziaria di 15 milioni di euro per l’anno 2016, 3 milioni di euro aggiuntivi in conto residui e 38 milioni di euro per l’anno 2017 per un totale di 56 milioni di euro.

 
 

Nutrie: presentato in Regione un disegno di legge

nutria

L’ultima novità a livello regionale in materia di nutrie riguarda la presentazione di un progetto di legge, diretto a impedirne la proliferazione indiscriminata, da parte del consigliere regionale della Lega Nord, Gianpiero Possamai, a seguito dell’approvazione della legge nazionale 221 del 28 dicembre 2015 (legge di stabilità 2016), che ha riportato le competenze in materia in capo alle Regioni.                                                       Il ddl prevede il diretto coinvolgimento delle Province, che hanno il compito di predisporre i piani di contenimento delle nutrie e di organizzare le modalità di raccolta e di smaltimento delle carcasse. Alla Regione spetta la competenza di sovrintendere e di verificare l’efficacia degli interventi mediante il monitoraggio delle popolazioni.È previsto che l’abbattimento degli esemplari possa avvenire da parte degli agenti di polizia provinciale, polizia locale, guardie volontarie venatorie, operatori di vigilanza idraulica, cacciatori, ma anche da parte dei proprietari e conduttori dei fondi agricoli purché in possesso di porto d’armi.

Confagricoltura terrà informati sugli esiti di tale disegno.

   

 
 

Firmato il decreto sull'uso del digestato

digestato

È stato adottato il decreto interministeriale che prevede la revisione delle norme relative all'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, sinora disciplinate dal decreto ministeriale 7 aprile 2006, e nuove norme sull'utilizzazione agronomica del digestato prodotto dagli impianti di digestione anaerobica.                                                 Dopo aver avuto il parere positivo della Conferenza Stato-Regioni e il concerto dei ministri dell'ambiente, dello sviluppo economico, della salute e delle infrastrutture, il decreto è stato firmato dal ministro Maurizio Martina e inviato agli organi di controllo per la registrazione.                                                 Le novità introdotte dal nuovo decreto riguardano in particolare:                                                                                                                        - la possibilità di utilizzare agronomicamente il digestato frutto della digestione anaerobica degli effluenti di allevamento e di una serie di materie tra cui scarti vegetali ed alcuni scarti dell'agroindustria;
- ripartizione del digestato in agrozootecnico e agroindustriale;
- divieto di utilizzazione agronomica del digestato prodotto da colture che provengano da siti inquinati;
- possibilità per le Regioni di modificare il periodo obbligatorio di 60 giorni di divieto di spandimento degli effluenti, a seconda delle diverse condizioni climatico-ambientali;
- introduzione di una graduale limitazione all'uso di colture no-food alternative all'utilizzazione agricola dei terreni coltivati;
- calcolo dell'azoto tramite l'effettivo fabbisogno delle colture.

Nelle prossime newsletter verranno forniti ulteriori approfondimenti sul tema.

 

 

 
 

Le note di variazione Iva
Ovvero cosa si può fare quando il cliente non paga

pagamenti

Quando viene emessa fattura, la successiva emissione di una nota di credito (variazione in diminuzione) con IVA è consentita solo in casi specifici, tassativamente previsti dalla normativa sull'IVA. Questo perché la nota di credito è di fatto un'operazione attiva con segno negativo, e quindi consente di recuperare l'IVA già versata a fronte della fattura originaria emessa. L'argomento è particolarmente importante nel caso di mancato pagamento da parte del cliente destinatario della fattura: l'impresa venditrice è obbligata ad emettere la fattura al momento della consegna della merce (e quindi a versare l'IVA), il cliente si rivela poi insolvente perché versa in difficoltà economiche, l'azienda venditrice con l'emissione di una nota di variazione con IVA potrebbe almeno recuperare l'imposta versata all'Erario.                                                                               La recente Legge di Stabilità ha riscritto la norma su questo argomento.                               Di seguito ne riportiamo punti salienti:                                                                               1. mancato pagamento da parte dell'acquirente che è assoggettato a procedure concorsuali (fallimento, concordato preventivo, concordato fallimentare ecc.): con la vecchia norma era consentito emettere la nota di variazione solo ad avvenuta chiusura della procedura; con la nuova norma è ora consentito emettere la nota già alla data di apertura della procedura; la nuova regola riguarda le procedure concorsuali che decorrono dal 1/1/2017.
2. mancato pagamento da parte di un acquirente, assoggettato a procedura esecutiva individuale rimasta infruttuosa: la nota di variazione può essere emessa, in caso di pignoramento, quando dal verbale dell'ufficiale giudiziario risulta che non vi sono beni da pignorare o che il debitore è irreperibile, oppure dopo che per 3 volte è andata deserta l'asta per la vendita dei beni pignorati.

 

 
 

CONVENZIONE UNIERO

Confagricoltura ha siglato una convenzione con il gruppo UNIEURO.                                      I dipendenti di Confagricoltura e le Aziende Associate potranno usufruire di condizioni vantaggiose per l’acquisto dei prodotti, come da tabella riporata.
L’adesione sarà possibile sottoscrivendo il modulo di adesione alla Fidelity Card “UNIEURO Club” presso i punti vendita UNIEURO (vedi all.to). Il beneficiario dovrà essere in possesso del tesserino di riconoscimento della Società (es. badge) o di lettera che attesti di essere associato a Confagricoltura  e del seguente “Codice Convenzione” rilasciato da Unieuro: CAG.

La tabella degli sconti

I punti vendita convenzionati

 

 
   

PROROGA COMPENSI SIAE 2016

Informiamo che la SIAE, per venire incontro alle esigenze rappresentate da alcune Associazioni di categoria, tra cui la nostra, ha ritenuto opportuno consentire una tolleranza del termine per il rinnovo degli abbonamenti per il diritto d’autore dovuto per musica d’ambiente, fino al 18 marzo p.v. senza l’applicazione di alcuna penale.


 
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