Newsletter Confagricoltura Venezia n. 6 del 17/02/16

 

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 ALBERO
Newsletter n. 6  17/02/2016

Indice:

    1. Incontro: “Diamo un futuro alle Agroenergie in Veneto”;
    2. Carni rosse, disco verde del Ministero;
    3. Embargo russo, esportazioni dimezzate;
    4. Vino - disposizioni nazionali sul nuovo sistema di autorizzazioni per gli impianti viticoli;
    5. Contenimento delle nutrie: possibili ora piani di abbattimento regionali;
    6. Prorogato il Piano Faunistico Venatorio regionale;
    7. Lavoro in Agricoltura: avviata l'attività di vigilanza;
    8. In scadenza la comunicazione dati Iva;
    9. Collegato ambientale: novità su bonifiche amianto e biomasse;
    10. PSR Veneto - la Giunta Regionale stanzia ulteriori 40 milioni;
    11. Gusta Veneto ha raggiunto i 2000 contatti.
 

Incontro: “Diamo un futuro alle Agroenergie in Veneto”
Convegno agroenergie

Si terrà Lunedì 22 febbraio 2016 ore 10.30 presso la sede di Confagricoltura Padova (Strada Battaglia,71/C – Albignasego), l'incontro                                                                         Diamo un futuro alle Agroenergie in Veneto                                                                            Quale sviluppo per il fotovoltaico e il biogas nelle aziende agricole?                                            L'incontro ha l'obiettivo di fare il punto sulla situazione attuale e le prospettive di sviluppo del settore agroenergetico.                                                                                                    Fotovoltaico e impianti di biogas e di combustione potranno ancora svilupparsi all'interno delle aziende agricole?                                                                                                                  L'obiettivo sancito dalla Conferenza del Clima di Parigi dello scorso dicembre, che ha fissato nel 40% l'obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2030, comprenderà anche la produzione di energia da biomasse agricole?                                                                        Quali orientamenti e quali scelte si apprestano ad assumere il nostro Governo nazionale e la nostra Regione?                                                                                                                   Ma oltre a capire come evolverà il futuro della produzione di energie rinnovabili da parte delle imprese agricole, faremo il punto sui temi e sui problemi che oggi interessano gli impianti di Fotovoltaico e di Biogas. Parleremo di incentivazioni, di PSR e di tassazione, di emissioni e di digestato, di materie prime agricole e di sottoprodotti.

scarica il programma completo dell'evento

Per info e adesioni: clarissa.gulotta@confagricolturaveneto.it

 
 

Carni rosse, disco verde del Ministero

La carne è una fonte proteica ad alto valore biologico, soprattutto in determinate fasce di età e in particolari condizioni di salute. Va consumata con moderazione, sia fresca che trasformata, prestando attenzione alle modalità di preparazione e cottura degli alimenti.                              E’ il parere espresso dalla Sezione sicurezza alimentare del Cnsa (Comitato nazionale per la sicurezza alimentare), appena pubblicato sul sito del ministero della Salute, sul “rischio legato alla cancerogenicità delle carni rosse fresche e trasformate”. Il parere era stato richiesto dal ministro Beatrice Lorenzin a seguito di alcune anticipazioni dello studio dello Iarc, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, su riviste scientifiche (lo studio completo sarà pubblicato entro l’anno).

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Embargo russo, esportazioni dimezzate

RUSSIA

Nel 2015 l’embargo russo è costato all’agroalimentare italiano 244 milioni di euro, con una pesante riduzione delle esportazioni che si sono dimezzate rispetto al 2013.                           Sono i dati di una ricerca del Centro studi di Confagricoltura, che ha analizzato le conseguenze del divieto di importazione di molti prodotti alimentari provenienti da Ue, Usa, Canada, Norvegia e Australia istituito dalla Russia nell’agosto 2014 e rinnovato per un ulteriore anno nel giugno 2015.                                                                                      Nel dettaglio, i dati del periodo gennaio-ottobre 2015, su base Istat, indicano che il valore delle esportazioni di agroalimentari dell’Ue verso la Russia (bevande escluse) ha registrato un taglio di circa il 61 per cento rispetto al 2013. Il ridimensionamento medio dell’export agroalimentare dell’Italia si può stimare nell’ordine del 50 per cento. Riferendosi alle sole categorie di prodotti soggetti a embargo, il valore dell’Ue si attesta a – 77 per cento e quello dell’Italia a – 67 per cento.
La Russia rappresentava per l’Italia un importante mercato di sbocco per i prodotti agricoli e agroalimentari. Il valore dell’export era più che raddoppiato negli ultimi anni, fino a raggiungere nel 2013 i 485 milioni di euro. Con l’embargo le esportazioni hanno subito un grosso colpo, diventando una delle cause principali della crisi commerciale per i nostri prodotti. Molte aziende hanno registrato danni notevoli, soprattutto del settore lattiero caseario, delle carni e dell’ortofrutta. E le ripercussioni negative non sono causate solo dalle nostre mancate esportazioni verso la Russia, ma anche dai prodotti dei Paesi dell’Est che a causa del blocco vengono riversati sui nostri mercati, causando il crollo dei prezzi.
A livello nazionale, secondo lo studio di Confagricoltura, in seguito all’embargo le maggiori flessioni percentuali riguardano ortaggi (-98,9%), frutta (-94,5%), formaggi e latticini (-93,6%), carni e frattaglie (-88,4%).


 
 

Vino - disposizioni nazionali sul nuovo sistema di autorizzazioni per gli impianti viticoli

vigneti valdobbiadene

Agea Coordinamento ha definito le modalità operative per il rilascio delle autorizzazioni per i nuovi impianti, per i reimpianti viticoli e per la compilazione e aggiornamento del Registro informatico pubblico delle autorizzazioni per gli impianti viticoli.
Le procedure sono attuative delle norme entrate in vigore dal 1 gennaio 2016. Con il nuovo sistema un’azienda che abbia in programma di accrescere la propria superficie vitata lo potrà fare solo se detiene una autorizzazione assegnata dalla pubblica amministrazione. Le autorizzazioni all’impianto saranno rilasciate in quattro casi: a seguito della partecipazione del richiedente ad un bando pubblico annuale per l’assegnazione di nuovi impianti, nel caso di “conversione di diritti di impianto” (acquisiti prima del 31 dicembre 2015), in caso di reimpianto a seguito di estirpo e in caso di reimpianto anticipato.

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Contenimento delle nutrie: possibili ora piani di abbattimento regionali

caccia nutria

Il collegato ambientale della Legge di Stabilità ha modificato il quadro normativo riguardante il controllo delle nutrie.                                   Grazie alla nuova norma, la Regione può autorizzare il ricorso a piani di abbattimento specifici, con la possibilità di ricorrere anche ai proprietari e ai conduttori dei fondi purché muniti di licenza venatoria.                    Secondo il parere dell’ISPRA infatti, qualora i metodi ecologici per il contenimento della specie si rivelino inopportuni e inapplicabili, è possibile autorizzare, per tale specie, la cattura con gabbie e la successiva rapida soppressione con strumenti ad aria compressa di potenza limitata, e l’abbattimento diretto mediante arma da fuoco.
Il collegato ambientale ha quindi di fatto bloccato tutti i piani di contenimento e abbattimento che erano stati predisposti e approvati dalle amministrazioni comunali rendendo indispensabile che la Regione si attivi per emanare un Piano di abbattimento che dia una soluzione definitiva al problema. In virtù della nuova normativa, Confagricoltura Veneto ha scritto all’amministrazione regionale affinchè venga al più presto emanato un Piano di abbattimento che consenta l’utilizzo delle pratiche autorizzate e auspicate da Ispra.

 
 

Prorogato il Piano Faunistico Venatorio regionale

Come già anticipato in una nostra precedente comunicazione confermiamo che con 30 voti a favore e 15 contrari il Consiglio regionale ha approvato la proroga di un anno – e cioè fino al 10 febbraio 20l7 - della validità del Piano faunistico venatorio 2007/2012.                                    Si ricorda che la prima approvazione del piano è avvenuta con legge regionale 5 gennaio 2007, n.1, mentre la sua ultima proroga ne aveva spostato la scadenza al 10 febbraio 2016.            Secondo il consigliere di Fratelli d’Italia, Sergio Berlato, presidente della Commissione Caccia e relatore in aula del provvedimento, il nuovo Piano faunistico venatorio regionale, adottato dalla Giunta nell’agosto 2014, non è stato approvato dal Consiglio regionale entro il termine della passata legislatura, per cui si reso necessario prorogare quello ormai scaduto per garantire la continuità dell’assetto faunistico venatorio esistente. “Questa proroga – ha ribadito Berlato – permette alla Giunta di presentare il nuovo Piano, che, partendo dalle bontà dell’attuale, possa aggiornare gli strumenti garantendo sia tutte le categorie economiche interessate, sia la corretta gestione del patrimonio faunistico ambientale della nostra regione, nel rispetto, soprattutto, degli imprenditori agricoli”.
Critiche le opposizioni. “Si tratta – ha dichiarato il democratico Graziano Azzalin, vicepresidente della Commissione Caccia e correlatore del provvedimento - dell’ennesima proroga all’ormai vecchio Piano Faunistico Venatorio, che vanifica gran parte del lavoro fatto fino ad oggi per elaborare un nuovo Piano aggiornato ed espone il Veneto ad impugnazioni perché la Regione prolunga la durata di un provvedimento ormai superato sul piano scientifico e in infrazione delle direttive europee”. 


 
 

Lavoro in Agricoltura: avviata l'attività di vigilanza

Ministero del Lavoro, INPS e INAIL stanno programmando l’attività di vigilanza per l’anno 2016 fissando, tra le priorità, l’azione di contrasto al caporalato e all'utilizzo scorretto dei voucher.
Abbiamo qualche motivo per credere che i controlli, per quanto riguarda l'agricoltura, saranno indirizzati prioritariamente nei confronti delle imprese che, prive dei requisiti richiesti, non risultano iscritte alla Rete del Lavoro agricolo di qualità (istituita presso l’INPS).

 
 

In scadenza la comunicazione dati Iva

Entro il prossimo 29/2 va presentata in via telematica all'Agenzia delle Entrate la comunicazione dati IVA, relativa all'anno 2015. Si tratta di un modello nel quale vanno riepilogate le risultanze dell'IVA a debito e a credito dell'anno precedente. Questo sarà l'ultimo anno di presentazione, perché a partire dall'anno 2017, la dichiarazione annuale IVA dovrà essere presentata entro il mese di febbraio e quindi viene eliminata la presentazione della comunicazione annuale.           Sono obbligati alla presentazione della comunicazione tutti i soggetti titolari di Partita IVA tenuti alla presentazione della dichiarazione annuale, anche se nel 2015 non avessero effettuato operazioni. Sono invece esonerati le persone fisiche che nel 2015 hanno realizzato un volume d'affari pari o inferiore a € 25.000 e i produttori agricoli in regime di esonero IVA (volume d'affari non superiore a € 7.000).                                                                                          In caso di omessa presentazione o di indicazione di dati incompleti/errati la sanzione minima applicabile è di € 250.                                                                                                           

 
 

COLLEGATO AMBIENTALE: NOVITA’ SU BONIFICHE DI AMIANTO E BIOMASSE

Il 22 dicembre 2015 è stata approvata in via definitiva la Legge "Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali", meglio nota come Collegato Ambientale, ed è entrata in vigore il 2 febbraio scorso.
Una fra le novità più interessanti per il mondo agricolo è la possibilità, da parte dei soggetti titolari di reddito d’impresa, di usufruire di un credito d’imposta pari al 50% delle spese per bonifiche di amianto su beni e strutture produttive che superino i 20.000 €. Le bonifiche dovranno essere effettuate nell’anno 2016, e gli anni in cui utilizzare il credito d’imposta saranno il 2017, 2018 e 2019; per ciascuno di questi anni lo Stato contribuirà per un massimo di 5.667 mln € di spesa complessiva.
L’agevolazione fiscale non concorre alla formazione del reddito né della base imponibile dell’Irpef, ed il credito d’imposta è ripartito in 3 quote annuali di pari importo, la prima quota annuale è utilizzabile a decorrere dal 1° gennaio del periodo di imposta successivo a quello in cui si sono svolti gli interventi di bonifica. Per utilizzare il credito d’imposta è necessario compilare il modello F24 messo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate, esclusivamente online.  Successivi chiarimenti e precisazioni saranno forniti con Decreto Ministeriale del Ministro della Tutela dell’Ambiente e delle Tutela del Territorio e del Mare, in collaborazione con il Ministro dell’economia e delle Finanze, in particolare per quanto riguarda le modalità e i termini per le concessioni dei crediti d’imposta, disposizioni per assicurare il limite di spesa e per revoche e decadenze dal beneficio. Il DM verrà emanato entro 90 giorni dall’entrata in vigore del c.d. Collegato Ambientale (2 febbraio 2016).
Un’altra novità importante riguarda l’inserimento nell’elenco dei sottoprodotti utilizzabili negli impianti a biomasse e biogas di: sottoprodotti della trasformazione degli zuccheri tramite fermentazione, sottoprodotti della produzione e della trasformazione degli zuccheri da biomasse non alimentari e sottoprodotti della lavorazione o raffinazione di oli vegetali. Questi sottoprodotti possono essere utilizzanti anche ai fini dell’accesso ai meccanismi di incentivazione di impianti ad energia elettrica da fonti rinnovabili. Entro 90 giorni dalla comunicazione di utilizzo da parte dei gestori degli impianti dei nuovi sottoprodotti qui sopra elencati, la regione dovrà adeguare l’autorizzazione unica (art.12 D.Lgs. n. 387 29/12/2003 e smi), ed il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) adeguerà la qualifica dell’impianto alimentato da fonti rinnovabili (IAFR) in essere.  

 
 

PSR Veneto - la Giunta Regionale stanzia ulteriori 40 milioni

PSRVENETO

Aumentano le risorse disponibili per gli agricoltori che stanno concorrendo al bando del programma di sviluppo rurale 2014-2016 e si semplificano le procedure di accesso. La Giunta regionale ha deliberato ulteriori 40 milioni da aggiungere ai 100 già stanziati a fine 2015, allargando così il numero dei potenziali beneficiari. Ne dà notizia l’assessore all’Agricoltura Giuseppe Pan. “Visto il numero consistente di domande che stanno pervenendo in Regione – dichiara l’assessore - dopo una attenta valutazione del piano finanziario del Programma di sviluppo rurale2014-2020 e alla luce dei target intermedi da raggiungere entro il 2018, abbiamo previsto, compatibilmente con le disponibilità finanziarie del bilancio pluriennale regionale, di dare una adeguata risposta alle domande di aiuto per interventi di investimento da parte delle imprese e per l’insediamento di giovani agricoltori. Provvediamo così a integrare i fondi a bando per alcuni tipi di intervento, utilizzando le risorse previste dal piano finanziario del PSR 2014 -2020".                               Nel dettaglio, gli interventi che beneficiano della maggior dote finanziaria sono gli investimenti per migliorare le prestazioni e la sostenibilità globali dell’azienda (27 milioni di euro in più), gli investimenti per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli (con ulteriori 10 milioni di euro) e l’insediamento di giovani agricoltori (per altri 3 milioni di euro).                   Con la nuova delibera, inoltre, la Giunta sburocratizza le pratiche, grazie alla completa dematerializzazione della presentazione delle domande e dei relativi allegati, e proroga di due settimane i termini di presentazione delle domande stesse: le nuove scadenze slittano così al 23 marzo e al 22 aprile.

vedi nuove scadenze e importi

 
 

Gusta Veneto ha raggiunto i 2000 contatti

gusta20veneto

Gusta Veneto News, la newsletter che informa gli utenti sulle iniziative e gli eventi delle aziende associate, ha raggiunto i 2000  contatti!
Sono sempre di più i consumatori che mostrano interesse alle attività legate all'enogastronomia e al turismo rurale in Veneto e grazie a Gusta Veneto è possibile raggiungere facilmente questi nuovi clienti appassionati.
Ricordiamo alle aziende associate che è possibile segnalare le iniziative, gli  eventi e le  promozioni da inserire sulla newsletter di Gusta Veneto in modo semplice e gratuito!
Basta mandare una mail a: clarissa.gulotta@confagricolturaveneto.it o segnalare l'evento tramite la pagina Facebook di Gusta Veneto.
E' anche possibile inserire sconti e promozioni per i clienti, offerte e proposte di viaggio, manifestazioni locali in cui le aziende sono presenti.
Per gli agriturismi del circuito, in vista dell'arrivo della stagione estiva, sarà attivata inoltre una sezione del sito web dedicata ai pacchetti ed alle proposte di viaggio. Inserire le proprie offerte anche in questo caso è gratuito. Analogamente, per le aziende che svolgono attività didattica con le scuole o campi estivi per bambini, è stata attivata sul sito la pagina "Imparare in fattoria" dove inserire le offerte e proposte sia per le scuole che per le famiglie.
Anche in questo caso è sufficente scrivere all'indirizzo clarissa.gulotta@confagricolturaveneto.it .

Gusta Veneto: enogastromia e turismo rurale in rete!

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