Newsletter Confagricoltura Venezia n. 2 del 19/01/16

 

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Newsletter n. 2 del 19/01/2016

Indice:

    1. Renzi annuncia la nascita del “Ministero dell’agroalimentare”;
    2. Biotecnologie, bene l’apertura di Martina. Confagricoltura Veneto plaude ai 21 milioni stanziati per la ricerca;
    3. Campagna assicurativa 2016: prima della polizza serve il piano assicurativo individuale;
    4. Rifiuti: ulteriore rinvio per il SISTRI ed adempimenti per l’anno 2016;
    5. Impianti fotovoltaici: dichiarazione annuale di consumo;
    6. Usi gratuiti ai familiari – Le nuove regole per IMU e TASI;
    7. Revisione trattori agricoli: prima scadenza il 31/12/2017;
    8. Abilitazione alla guida del trattore;
    9. Fitosanitari: patentino richiesto per l'acquisto e l'utilizzo di tutti i prodotti;
    10. Controllo funzionale irroratrici  prodotti fitosanitari;
    11. Confagricoltura Veneto a Fiera Agricola 2016
 

DEAR Visitatore,

Renzi annuncia la nascita del “Ministero dell’agroalimentare”

Con i decreti legislativi di attuazione della riforma della Pubblica Amministrazione, il Ministero dell'Agricoltura diventerà Ministero dell'agroalimentare”, lo ha annunciato nei giorni scorsi il Presidente del Consiglio Matteo Renzi. “L'agricoltura non è più un Ministero di serie b, ma è centrale per lo sviluppo dell'Italia e la sua identità”, ha aggiunto Renzi.
“Il fatto che il governo consideri l’agroalimentare volàno di sviluppo dell’economia del Paese, prevedendo risorse importanti per il credito e per gli investimenti ed adeguando a questa visuale il dicastero deputato, ci trova pienamente favorevoli. Apprezziamo il cambio di passo che il premier Renzi ed il ministro Martina vogliono attuare, accogliendo in pieno le richieste di Confagricoltura” ha detto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi.
Rendere il Mipaaf un ‘ministero per l’Agroalimentare’ è una proposta che Confagricoltura aveva presentato nel 2013 in occasione della presentazione di uno studio sull’agronetwork realizzato con l’Università Luiss Guido Carli. Come avevamo sottolineato all’epoca, l’importante non sarà solo cambiare la denominazione, ma anche la fisionomia del dicastero, per farlo essere un hub, un centro nevralgico per lo sviluppo dell’agroalimentare.

 
 

Biotecnologie, bene l’apertura di Martina. Confagricoltura Veneto plaude ai 21 milioni stanziati per la ricerca

 

biotec

“L’apertura del ministro Maurizio Martina alle biotecnologie è in linea con quello che abbiamo sempre sostenuto: la ricerca e l’innovazione genetica in agricoltura devono essere viste come una soluzione alle sfide globali, non come un problema”.
Lorenzo Nicoli, presidente di Confagricoltura Veneto, plaude ai 21 milioni stanziati nella Legge di stabilità per un progetto pubblico triennale che sarà gestito dal Crea, il Centro di ricerca specializzato del ministero delle politiche agricole, che punta al miglioramento genetico attraverso biotecnologie sostenibili.
“La posizione del ministro sul tema è in linea con quello che Confagricoltura Veneto ha sostenuto con forza sia in occasione del convegno da noi organizzato a Expo dal titolo “Geni italiani” – sottolinea Nicoli -, sia in quello regionale di novembre a Padova in cui intervennero scienziati e ricercatori, dove si puntò il dito contro il grave deficit competitivo dell’agricoltura italiana auspicando una via italiana del miglioramento genetico. Il ministro Martina ora dichiara che è necessario investire sulle migliori biotecnologie per tutelare le nostre produzioni principali. Siamo contenti di questa apertura, che può finalmente condurre al superamento dei blocchi contrapposti dei pro o contro gli ogm, uscendo dalle secche in cui rischiavamo di restare impantanati. Innovativi strumenti, come il genome editing e la cisgenesi, possono consentire un miglioramento genetico senza alterare le caratterizzazioni produttive del sistema italiano.  E non devono essere considerati ogm”.
Nicoli ricorda che il nostro Paese ha una grande tradizione nel miglioramento genetico delle piante agrarie, che ci ha permesso di compiere enormi passi in avanti: "Negli ultimi 50 anni siamo passati da antiche varietà locali a popolazioni più omogenee e produttive, con incroci tra linee parentali - rimarca -. È il caso dei radicchi veneti, oggi più produttivi del 25 per cento e migliorati qualitativamente: la dimostrazione che le nuove tecnologie sono in grado di valorizzare le antiche varietà locali. Emblematico il lavoro effettuato dall'Università di Udine, che ha portato a sviluppare dieci nuove varietà di viti da vino resistenti a peronospera e oidio. Con le nuove tecnologie di miglioramento genetico si potrebbero ottenere risultati simili in tempi brevi, mantenendo immutate le varietà tradizionali".
Gli agricoltori italiani acquistano l’87 per cento dei loro mangimi, spendendo ogni anno 800 milioni di euro per importare dall'estero ogm. Nel nostro Paese è vietata, infatti, la coltivazione di piante geneticamente modificate, così come la loro sperimentazione in campo. In aumento le importazioni da Sudamerica, Ucraina, ma anche da Francia e Spagna. “Abbiamo rese produttive del 20 per cento più basse rispetto ai produttori che possono utilizzate sementi ogm – ricorda Nicoli -. Come se ciò non bastasse, i nostri prodotti realizzano nel mercato uno o due euro in meno per quintale rispetto alle importazioni. E' facile comprendere che in questo mercato libero e globale, in cui si compete con mezzi diversi, le nostre produzioni non possono difendersi. E’ d’obbligo un cambio di marcia o soccomberemo".

 
 

Campagna assicurativa 2016: prima della polizza serve il piano assicurativo individuale

In questo articolo illustriamo le condizioni e le procedure da seguire per l’ottenimento dei contributi sulle polizze assicurative per la prossima campagna 2016. A tal fine , come richiamato nel titolo dell'articolo, ricordiamo che Il contratto assicurativo (polizza individuale o certificato per la forma collettiva) deve essere basato sul Piano Assicurativo Individuale (PAI), generato automaticamente dal Sistema di gestione dei rischi (SGR) del MIPAAF, e contenente i dati aggiornati del piano colturale dell’imprenditore agricolo, così come delineato nel fascicolo aziendale. Tale piano assicurativo deve costituire un allegato alla polizza o al certificato di polizza.

Tutti gli interessati, prima di sottoscrivere la polizza od il certificato assicurativo, devono pertanto recarsi presso il proprio sportello CAA e farsi compilare il cosìddetto PAI da consegnare, a sconda dei casi, all'agenzia di assicurazione o, al Consorzio di difesa.

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Rifiuti: ulteriore rinvio per il SISTRI ed adempimenti per l’anno 2016

rifiuti Agricoli

Si segnala che, con la pubblicazione del decreto Milleproroghe 2016, viene stabilita la proroga del sistema di controllo della tracciabilità informatica dei rifiuti (SISTRI).
Il provvedimento, in vigore dal 30 dicembre 2015, prevede lo slittamento dal 31 dicembre 2015 al 31 dicembre 2016:

del regime binario: il periodo transitorio di adeguamento in cui coesistono gli adempimenti per la tracciabilità informatica di SISTRI e gli adempimenti di tracciabilità “cartacea”, in particolare quelli relativi alla comunicazione MUD, al registro di carico e scarico e al formulario di trasporto dei rifiuti. A tal proposito si ricorda che durante il regime binario la tenuta della tracciabilità cartacea sostituisce gli adempimenti informatici SISTRI delle sanzioni legate all’operatività di SISTRI, ad eccezione delle sanzioni legate all’omessa iscrizione al sistema SISTRI per i soggetti obbligati e all’omesso pagamento del contributo annuale;
Ne consegue che fino al 31 dicembre 2016, come lo scorso anno, a prescindere dall’utilizzo del SISTRI, vige l’obbligo di mantenere la tracciabilità dei rifiuti tramite formulario di trasporto dei rifiuti, registro di carico e scarico e Denuncia annuale (MUD).
Registro di carico e scarico: Si segnala lo spostamento di un ulteriore anno dell’introduzione della semplificazione sulla tenuta del registro di carico e scarico per gli imprenditori agricoli.   Il registro di carico e scarico rimane quindi un documento ancora obbligatorio per le aziende agricole che producono rifiuti pericolosi e con un volume di affari annuo superiore ad 8.000 euro.
Denuncia annuale (MUD): Ancora in vigore, come per gli anni precedenti, l’obbligo di presentazione del MUD entro il 30 aprile 2016, relativamente ai rifiuti pericolosi prodotti e smaltiti nel corso dell’anno 2015. Sono obbligate alla presentazione del MUD le imprese che producono rifiuti pericolosi con un volume di affari annuo superiore a euro 8.000,00, salvo che dette imprese non conferiscano al servizio pubblico di raccolta competente per territorio tramite apposita convenzione. In quest’ultimo caso la comunicazione MUD viene effettuata dal gestore del servizio pubblico medesimo. Le sanzioni relative all’operatività SISTRI si applicheranno sempre a partire dal 31 dicembre 2016, mentre le sanzioni per la mancata iscrizione o mancato versamento dei contributi sono applicabili a decorrere dal 1 aprile 2015. I soggetti obbligati a SISTRI (aziende agricole produttrici di rifiuti pericolosi con più di 10 dipendenti che non conferiscono i propri rifiuti nell’ambito di circuiti organizzati di raccolta) dovranno quindi continuare a versare il contributo SISTRI con le note modalità entro il 30 aprile 2016.

Con la proroga di fine anno si prolunga anche il tempo a disposizione delle aziende agricole già iscritte a SISTRI e non più obbligate alla tracciabilità informatica (ai sensi del DM 24 aprile 2014) per cancellarsi dal sistema e restituire il dispositivo USB.

 
 

Impianti fotovoltaici: dichiarazione annuale di consumo

Tutti gli impianti fotovoltaici connessi alla rete di distribuzione con potenza superiore ai 20 Kwp, come previsto dal verbale di verificazione dell'agenzia delle dogane in loro possesso, devono ottemperare, ai sensi del Testo Unico delle accise articolo 53 commi 1 e 2, alla presentazione della dichiarazione annuale di consumo.
I titolari sono tenuti a fornire i dati relativi all’energia elettrica prodotta e immessa nella rete di trasmissione o distribuzione, ovvero i dati riepilogativi dell’energia elettrica trasportata.
La dichiarazione va trasmessa in formato telematico entro il 31 marzo 2016 all'Agenzia delle Dogane di competenza.
Chiediamo pertanto di contattare i nostri uffici per gli adempimenti necessari o per ricevere maggiori informazioni.

 
 

Usi gratuiti ai familiari – Le nuove regole per IMU e TASI

Finora, ai fini IMU/TASI, l'abitazione concessa in uso ad un familiare (ad esempio: il genitore che concede un'abitazione in uso gratuito al figlio) era tassata come “seconda casa”, salvo i casi in cui il Comune aveva espressamente deliberato di assimilare detta abitazione a quella principale. Ad esempio, il Comune di Padova, aveva stabilito che l'IMU non si applicava all'unità immobiliare concessa in comodato ai parenti in linea retta entro il primo grado che la utilizzassero come abitazione principale. L'agevolazione operava però limitatamente alla quota di rendita non eccedente il valore di € 500 e solo per una unità immobiliare. In altri Comuni era richiesto che il comodatario appartenesse ad un nucleo familiare con ISEE non superiore a € 15.000.
La Legge Finanziaria 2016 recentemente approvata ha eliminato questa fattispecie dalla potestà regolamentare del Comune e ha previsto che la base imponibile IMU sia ridotta del 50% per le unità immobiliari - escluse quelle “di lusso” (categorie A/1, A/8 e A/9) - concesse in comodato a parenti in linea retta entro il primo grado, che la utilizzano come abitazione principale. Sono però richieste ulteriori condizioni e cioè che:
1. il contratto di comodato sia registrato;
2. il comodante:
possieda un solo immobile in Italia, oltre all’abitazione principale non di lusso sita nel
Comune in cui è ubicato l’immobile concesso in comodato;
risieda anagraficamente e dimori abitualmente nello stesso Comune in cui è situato l’immobile concesso in comodato.
Al fine di poter fruire di tale agevolazione il comodante deve inoltre presentare la dichiarazione IMU per attestare il possesso dei requisiti richiesti.

 
 

Revisione trattori agricoli: prima scadenza il 31/12/2017

Si ricorda che la prima categoria di macchine agricole da sottoporre a revisione sono i trattori agricoli immatricolati entro il 31/12/1973, per i quali si potrà ottemperare all’obbligo entro il 31/12/2017.
In materia c'è da dire che il quadro normativo relativo alla revisione delle macchine agricole non è ancora completo  in quanto deve essere ancora emanato il decreto di cui all’articolo 5 del DM 20 maggio 2015 diretto a definire le modalità di esecuzione della revisione.

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Abilitazione alla guida del trattore - obbligatorie l'autocertificazione dell'esperienza biennale oppure la formazione


Chiunque utilizza trattori agricoli e forestali deve, ai sensi dell'art.73, comma 5, del D.Lgs 81/08, essere in possesso di una formazione e addestramento adeguati e specifici, tali da consentire l'utilizzo delle attrezzature in modo idoneo e sicuro. L'abilitazione è prevista anche per le seguenti macchine: piattaforme di lavoro mobili elevabili; carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo; carrelli semoventi a braccio telescopico; carrelli industriali semoventi; carrelli/Sollevatori/Elevatori semoventi telescopici rotativi; escavatori idraulici; pale caricatrici frontali; terne; autoribaltabile a cingoli.

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Fitosanitari: patentino richiesto per l'acquisto e l'utilizzo di tutti i prodotti

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Riepiloghiamo di seguito obblighi, scadenze e soggetti coinvolti introdotti dalla normativa vigente in materia di commercializzazione ed impiego di prodotti fitosanitari (D. lgs. 150/2012 e D.M. 22 gennaio 2014).
Per prima cosa, ricordiamo che il 26 novembre 2015, è entrato in vigore, per tutti gli utilizzatori di prodotti fitosanitari, l'obbligo di possedere il certificato di abilitazione all’acquisto ed all’utilizzo, cioè il cosiddetto “patentino”, ottenibile a seguito della frequenza di alcune ore di formazione (20 ore il corso base e 12 ore l’aggiornamento).
Le “abilitazioni” rilasciate con i sistemi previgenti rimangono valide anche dopo il 26 novembre 2015 e fino alla naturale data di scadenza (cinque anni dal rilascio).
L'abilitazione è necessaria sia per l'acquisto che per l'utilizzo dei prodotti fitosanitari, a prescindere dalla loro classificazione e pericolosità.
Anche i soggetti in possesso di diploma di istruzione superiore di durata quinquennale o di
laurea, anche triennale, nelle discipline agrarie e forestali, biologiche, naturali, ambientali, chimiche, farmaceutiche, mediche e veterinarie, seppur esentati dal corso base, sono tenuti a superare l’esame di abilitazione ed a frequentare i corsi di aggiornamento.

 
 

Controllo funzionale irroratrici  prodotti fitosanitari

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Al fine di garantire un elevato livello di sicurezza e di tutela della salute umana e dell’ambiente, con la Direttiva 128/2009 CE è stato introdotto l’obbligo del controllo funzionale periodico di tutte le attrezzature in uso per l’irrorazione dei PF ad uso professionale con diverse scadenze temporali.
Per tutte le attrezzature professionali il primo controllo funzionale deve essere effettuato entro il 26 novembre 2016, e ripetuto con un intervallo di massimo 5 anni fino al 31/12/2020, successivamente dopo il 31/12/2020 deve essere ripetuto ogni 3 anni.
· Per le attrezzature nuove (acquistate dopo il 26/11/2011) il primo controllo
funzionale deve essere eseguito entro 5 anni dalla data di acquisto.
· Per le attrezzature utilizzate da contoterzisti il primo controllo doveva essere fatto entro 26/11/2014, ed
entro 2 anni i controlli successivi , mentre per le attrezzature nuove entro 2 anni dall’acquisto.
Il controllo funzionale dell’irroratrice può essere effettuato solo presso un Centro Prova
autorizzato dalla Regione. Al termine del controllo, con esito positivo, viene rilasciato al
proprietario dell’irroratrice un Attestato di funzionalità.
Chi fosse interessato ad  ad effettuare il controllo funzionale delle irroratrici può prendere contatti con il nostro tecnico preposto p.a. Italo Birolo (tel. cell.347-2509426, email italo.birolo@agricoltorive.it).

 
 

Confagricoltura Veneto a Fiera Agricola 2016

Confagricoltura Veneto sarà protagonista alla 112esima edizione delle Fiera Agricola di Verona che si terrà dal 3 al 6 Febbraio 2016 presso Verona Fiere. Lo stand di Confagricoltura Veneto, presso il padiglione 12 della fiera, vuole essere uno spazio dinamico di dialogo con gli agricoltori e di presentazione dell’associazione ma anche un’opportunità per conoscere le tante attività che la Confagricoltura del Veneto offre ai suoi associati: dal progetto di promozione “Gusta Veneto”, alle attività per i giovani agricoltori, passando per le proposte per il turismo rurale e l’innovazione in agricoltura.                                                                                  
A Fiera Agricola, Confagricoltura vuole mettere in mostra le proprie eccellenze e best practises mettendo al centro la figura dell’imprenditore agricolo, del quale vuole esaltare le qualità ed il valore. Per questo, allo stand di Confagricoltura Veneto saranno esposte le opere fotografiche della mostra “Reflective Landscape” curata dall’Università Iuav di Venezia, Fondazione Marcianum e Confagricoltura Veneto, che ritrae alcuni dei più importanti imprenditori agricoli nostri associati all’interno delle proprie aziende.Vi aspettiamo quindi in fiera dal 3 al 6 febbraio!

 
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